La cucina del Piemonte sbarca a Hong Kong con Marco Sacco
Cubus

Si chiama Castellana Piemonte e diventerà una sorta di ambasciata delle eccellenze piemontesi nella metropoli del Far East

Il 30 maggio a Hong Kong si è inaugurato il primo ristorante che celebra l’alta cucina piemontese. Si chiama Castellana Piemonte e si si avvarrà della direzione dello chef due stelle Michelin Marco Sacco, piemontese doc e da anni ambasciatore della cucina italiana nel mondo.

Un segnale importante che evidenzia come la cultura culinaria piemontese può trovare spazio e conferma nel panorama internazionale e nello stesso tempo un motivo d’orgoglio per salvaguardare un patrimonio di antiche conoscenze che, con l’’omologazione dei gusti e delle tendenze da parte delle Multinazionali dell’alimentazione, corre sempre il rischio di estinzione.

Civico 20 News pertanto ospita il Comunicato stampa dell’ Agenzia di comunicazione K words – Milano (Sara Gugliotta), relativo all’evento, al fine di contribuire alla diffusione dell'informazione.

 

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La cucina del Piemonte sbarca a Hong Kong con Marco Sacco

Si chiama Castellana e diventerà una sorta di ambasciata delle eccellenze piemontesi nella metropoli del Far East

Milano, 30 maggio 2019. Il Barolo e il tartufo, ma anche la bagna cauda e il bonet alla conquista della Cina: l’alta cucina piemontese sbarca a Hong Kong.  Si chiama Castellana, è il primo ristorante piemontese di alta cucina di Hong Kong e si avvarrà della direzione dello chef Marco Sacco, già patron del ristorante due stelle Michelin Piccolo Lago di Verbania, piemontese d.o.c. e da anni ambasciatore della cucina italiana nel mondo.

Il nuovo ristorante rappresenterà una vera e propria enclave piemontese a Hong Kong, metropoli unica al mondo, capitale dello shopping e da sempre crocevia di affari e culture.

Castellana, spiega Marco Sacco, sarà uno spazio in cui l’eccellenza culinaria italiana, e regionale in particolare, potrà essere finalmente conosciuta e apprezzata. Tutto arriverà direttamente dall’Italia, dalle materie prime per la pasta alle carni, dal tartufo ai formaggi, dalle trote dei nostri fiumi ai vini. Siamo consapevoli che quella piemontese oggi è la scena culinaria più vivace d’Italia e il nostro obiettivo è far toccare con mano questo territorio, essere in qualche modo ambasciatori del suo gusto, dei suoi profumi e della sua storia”.

Artefice del progetto Castellana è un giovanissimo imprenditore, piemontese anche lui, Matteo Morello, meno di 30 anni, gli ultimi dieci dei quali passati in giro per il mondo, tra Australia, Inghilterra ed Estremo Oriente, a farsi le ossa nel settore della ristorazione.

Il nome del ristorante, spiega Morello, è ispirato alla maschera più celebre del carnevale di Saluzzo, la mia città, la Castellana appunto. Si tratta di una figura che rappresenta il perfetto connubio di nobiltà e giustizia e che, assieme al ricordo dei miei nonni, evoca in me il legame con la mia infanzia e le mie radici. Non è un caso che lo slogan del Castellana è ‘Authentic Piedmont Cuisine’ a significare la voglia di far conoscere e condividere coi nostri clienti una vera Piedmont experience”.

Castellana ha sede all’interno di uno dei più bei grattacieli di Hong Kong, il centralissimo Cubus, avveniristico edificio realizzato dallo studio di architettura Woods Bagot, uno dei più attivi e importanti al mondo.

Protagonista del ristorante è senza dubbio la cucina piemontese in una veste decisamente contemporanea: tre menu, il primo che esplicitamente richiama i piatti del Ristorante Piccolo Lago (tra questi il Lingotto del Mergozzo e la celebre Carbonara au Koque), il secondo, più tradizionale, in cui spiccano vitel tonnato, ravioles della Val Varaita e bonet piemontese, il terzo legato alla stagionalità. La lista dei vini conta oltre 480 etichette della quale un 70 percento piemontese, tra cui 50 etichette di barolo e barbaresco d’annata), il restante 20% proveniente dalle altre regioni italiane e un 10 percento di vini francesi.

Altro grande protagonista è indubbiamente il tartufo che si prenderà la scena al cocktail bar. Qui il nostro prezioso tubero sarà presente in diversi cocktail, ideati e realizzati per l’occasione. A dirigere la cucina nella veste di Executive chef c’è un altro giovane chef piemontese, Enrico Degani, anche lui con un curriculum denso di esperienze internazionali e approdato l’anno scorso alla scuola di Marco Sacco. Quest’ultimo, oltre della realizzazione dei menu, si occuperà della formazione della brigata in cucina, e della scelta e del controllo dei prodotti e delle materie prime.

 

L'immagine di copertina è ricavata da : 39plus.com.hk

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Articolo pubblicato il 02/06/2019