Degrado in Borgata Aurora
Corso Brescia davanti alla Discoteca

La discoteca di corso Brescia toglie il sonno ai cittadini

Fra le tante problematiche di borgata la discoteca Big Club di corso Brescia detiene un poco edificante primato come ci è stato segnalato dai cittadini che risiedono in quella zona e che abbiamo incontrato per ascoltare direttamente le loro rimostranze in proposito.

"E' un problema che è sempre esistito e che noi abbiamo segnalato più volte - ha esordito Michele; è cambiata la proprietà ma la situazione è sempre la stessa. C'è un vociare continuo già dall'entrata specie nelle sere in cui è aperto il ristorante interno: ma fino a mezzanotte si può sopportare".

"Il problema vero comincia dopo ha aggiunto Antonio: la gente arriva in massa ed alcuni sono già ben forniti avendo bevuto in altri locali. Oltre tutto di fronte alla discoteca c'è un bar che "aiuta" moltissimo le grandi bevute anche dei giovani che escono pieni dalla discoteca, entrano nel bar, continuano a bere e proseguono al rientro in discoteca. Praticamente un via vai continuo con schiamazzi che disturbano e non poco. Quando poi la discoteca chiude si assembrano nella strada evidentemente senza il possesso delle facoltà mentali; lì molti vomitano, orinano ed anche peggio riducendo corso Brescia in un diffuso lerciume".

Più volte gli intervistati hanno sollecitato l'intervento della polizia municipale:

Non sono mai intervenuti - ha continuato Sergio - nonostante avessero risposto diversamente alle nostre chiamate; anche i carabinieri hanno più volte promesso l'intervento dicendo "provvediamo, provvediamo" ma il risultato non cambia. Arrivano soltanto in caso di risse violente: allora intervengono in forze".

Ma allora, abbiamo aggiunto noi, ci vuole il fatto grave per vedere qualcuno:

"Ho paura che prima o poi ci possa scappare anche il morto ha aggiunto Mario; ora come ora se devi scendere per portar fuori il cane lo fai con la paura e questo non è giusto".

"C'è anche - è intervenuto Giacomo - un risvolto negativo dal punto di vista immobiliare; chi ha comprato casa in questa zona ora se ne vede quasi dimezzato il valore e tutto grazie alla discoteca; non è giusto dopo tutti i sacrifici fatti per comprarla".

"Non è solo la discoteca - è intervenuto Salvatore - è tutto ciò che ruota intorno; via Aosta dove hanno fatto un parcheggio per i clienti del locale è diventato un ritrovo per tossici che trasformano la zona in una latrina a cielo aperto. E' proprio uno schifo totale e ci vergognamo a far affacciare i bambini sul balcone".

Ma ci dovrà pur essere un modo per rimediare a questa incresciosa situazione:

"Occorre intensificare i controlli - è intervenuto Giovanni - e limitare le licenze a certi locali senza aver prima controllato bene che impatto possono avere sul quartiere. Ricordo tristemente che nel vicino corso Giulio Cesare hanno sfilato le mutandine a una signora, tutte le sere via Bra si trasforma in un manicomio con bottiglie che volano; la polizia passa e se ne va: sono vent'anni che abito lì ed è sempre la solita musica".

Bisogna anche dire che le Forze dell'Ordine in certe situazioni devono intervenire in massa altrimenti rischiano loro stesse di essere sopraffatte:

"In certe situazioni sì - ha replicato Antonio - però un normale e frequente passaggio sarebbe un ottimo deterrente; potrebbero anche effettuare un pattugliamento discreto in borghese; quello che ci preoccupa è la sorta di scaricabarile fra le istituzioni".

"Direi proprio di sì - ha rincarato Giorgio - e invito il nostro Sindaco Chiamparino a venire un giorno senza farsi notare, senza scorta, come un cittadino qualunque. Gli basterebbe poco tempo per accorgersi in che stato si vive qui in corso corso Brescia, corso Giulio Cesare, via Bra, via Cuneo, via Aosta; noi non siamo degli animali e paghiamo le tasse come quelli che abitano tranquilli là dove abita lui".

In maniera goliardica abbiamo lanciato l'ipotesi che il prossinmo Cioccolatò anzichè in piazza Vittorio si faccia in corso Brescia:

"Non sarebbe una brutta idea - ha commentato Antonio - così vedremmo arrivare tanta gente e forse anche lui: lo aspettiamo da quando ci fu l'ultima manifestazione, quando avevamo la panetteria in corso Brescia. Combinazione altri impegni gli hanno impedito di venire: combinazione aveva altro da fare. Ciò per noi è la dimostrazione di quanto si disinteressi di noi".

"Avrebbe almeno dovuto mandare un suo rappresentante - ha rincarato Gino - ed è una cosa normale. Mi interesserebbe anche sapere se lui in piazza Vittorio riesce a dormire tranquillo; probabilmente avrà predisposto un sistema che glielo permette".

In chiusura Giorgio ha voluto ricordare come si fosse un tempo parlato di una interforze fra Polizia Municipale, Pubblica Sicurezza e Polizia di Stato per un intervento notturno qui in corso Brescia e precisamente dopo l'una di notte:

"Ebbene, ancora oggi ci domandiamo perchè questo intervento non ci sia mai stato. Ricordo che intervenne una singola pattuglia e gli agenti furono malmenati dai clienti della discoteca".

Interventi quindi a macchia di leopardo e non concentrati in maniera forte:

"Dico in proposito che hanno le mani legate - ha aggiunto Mario - e c'è poco personale per tanta delinquenza; comunque sia, voglio nuovamente dire al signor Chiamparino di provvedere o se no che venga almeno a valutare, ma non di giorno bensì di notte: qui non servono i fiori, c'è bisogno della vecchia guardiola che c'era una volta con la guardia e che provi anche lui a fare il picchetto . Se lui ben ricorda, quand'era povero aveva un piccola attività in corso Giulio Cesare che gli è anche servita per diventare quello che adesso è; però da quando è arrivato alla "sedia" non si è preoccupato più di tanto di quelli che erano i suoi colleghi di un tempo. Il prossimo sindaco, che sia di destra o di sinistra, l'importante è che sappia fare il sindaco di tutti".

Infine Antonio ha voluto sottolineare un aspetto importante:

"Quello che non si riesce a capire è che le leggi ci sono e basta applicarle: probabilmente c'è chi ha i santi in paradiso ma il problema è più politico che altro. Forse un diffuso permissivismo celato dietro un buonismo di facciata ha creato certe situazioni con flussi incontrollati di persone alle quali non è nemmeno garantita la dignità personale; tutto il resto è una logica conseguenza. Il problema va comunque affrontato radicalmente e risolto nella maniera più efficace: il buono e il cattivo ci sono dappertutto ma qui pare che arrivino solo persone di dubbia moralità; c'è poi il problema, come abbiamo detto, delle licenze rilasciate a gogò senza preoccuparsi delle ripercussioni sul tessuto sociale. Questo sta molto a cuore a noi cittadini, a noi abitanti di corso Brescia e dintorni: siamo determinati e non cederemo di un passo fino a quando il problema non sarà radicalmente risolto, pronti a protestare e a combattere per le nostre famiglie, i nostri ragazzi, i nostri beni, la nostra libertà e il nostro territorio. Non vogliamo più vedere appesi alle ringhiere i cartelli "vendesi" perchè sono il segnale del degrado: si potrebbe addirittura dire tristemente "svendesi" e ciò ci rattrista ancor di più".

L'ultimo attacco, se così si può dire, al Sindaco Chiamparino l'ha fatto Gino:

"La città non è soltanto il centro storico ma sono anche le periferie. Oltre tutto noi siamo ad un passo dal quadrilatero che vi appartiene. In corso Brescia siamo rimasti gli unici quattro commercianti italiani: mica dovremo girare con il passaporto addosso?".

Ritornando alla discoteca, nata per riqualificare la zona, Michele ha affermato:

"Le promesse fatte non sono state mantenute, la clientela selezionata si è vista solo per un breve periodo iniziale. Ora vedi entrare persone elegantissime, con macchine costose, che quando escono sono quasi tutti ciucchi uguali. Occorre regolamentare le abitudini: se quando la discoteca chiude gli avventori hanno ancora la possibilità di bere nel bar davanti o ancora se quando in discoteca non gliene danno più e loro escono con il timbro sulla mano, vanno al bar, bevono e rientrano la situazione generale non può che precipitare; e le donne sono ancor più fuori degli uomini. E' ora di finirla: noi che abitiamo qui non ne possiamo più".

I cittadini hanno anche provveduto ad una raccolta di firme che produrranno alla prossima Amministrazione Circoscrizionale dopo le elezioni in quanto la presente Giunta, a loro dire, non riscuoteva particolari favori.     
 

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Articolo pubblicato il 24/04/2011