Biella - Una mostra dislocata in tre sedi per rivivere il clima artistico degli anni dello splendore del Rinascimento della città

Eccellenti opere d’arte dal Quattrocento al Cinquecento commissionate da Sebastiano Ferrero e dai suoi famigliari, nuovamente riunite in un grande evento accompagnato da importanti appuntamenti

La mostra dislocata in tre splendide sedi ( Palazzo Ferrero, Palazzo Lamarmora e Museo Biellese), fanno rivivere lo splendore del Rinascimento Biellese attraverso la ricchezza culturale delle grandi opere che Sebastiano Ferrero (foto1) e il suo parentado, assieme ad altri illustri biellesi commissionarono, capolavori ad importanti artisti dell’epoca. Nel corso del tempo molti di queste opere lasciarono il territorio biellese per arricchire importanti collezioni pubbliche e private, sia italiane che straniere. Grazie, a questo importante progetto espositivo curato dallo storico dell’arte Mauro Natale, il quale è riuscito a riunire, quest’arte in “un unicum” all’ammirazione pubblica fino al 18 agosto 2019.

Mauro Cavicchioli Sindaco della città di Biella scrive nel saluto istituzionale affidato al catalogo :”Ognuno di noi conosce meglio se stesso se conosce il suo passato e la sua storia. Vale anche per una città. E se si vuole conoscere - continua il Sindaco - il passato di Biella ed esplorare la terra di cui affonda le sue radici, prima o poi ci si trova al cospetto della vita e delle opere di Sebastiano Ferrero”.

Il Palazzo Ferrero viene indicato come inizio ideale del percorso esponenziale, che attraverso mostre fotografiche e multimediali presenta i temi che legarono Sebastiano Ferrero a Biella ed alcuni luoghi del Biellese come: Gaglianico, Candelo, Benna e Masserano, che furono i suoi feudi. Nel Palazzo La Marmora, ad iniziare dal  Salone dei Gallairi e la Sala del biliardo è allestito un percorso storico con documenti originali, audiovisivi e pannelli che raccontano la vita di Sebastiano Ferrero, fondatore delle fortune della famiglia e protagonista in una straordinaria carriera politica in ambito italiano ed europeo. Al Museo del Territorio Biellese, “il clou” del progetto espositivo, sono presentati, capolavori eccezionali  che consentono di fare rivivere il clima artistico che si respirava negli anni del Rinascimento nella città di Biella.

Il percorso della mostra al Museo  Biellese si sviluppa in tre sezioni. Si apre con il Theatrum Sabaudiae dove vi è  una veduta di Biella, seguono preziosi arredi della Pieve di Santo Stefano ad iniziare dalla croce astile in argento, il grande ricamo della Madonna in adorazione del Bambino e quattro dossali del coro di Ivrea. Una pianeta e un piviale provenienti dal museo del Tesoro di Vercelli, donati da Giuliano della Rovere, che completano la sezione.

Nella seconda sezione, per la prima volta dopo cinquecento anni è ricomposto il trittico che Bernardino de Conti realizzò per Sebastiano Ferrero, costituito dalla monumentale versione della leonardesca “Vergine delle Rocce” e dalle ante che raffigurano i Ferrero. In questa sezione vengono mostrati anche diversi ritratti di Bernardino de Conti e preziose oreficerie di  grande qualità donate dai vescovi Ferrero alla cattedrale di Vercelli.

Nella terza parte sono presente opere di diverse componenti culturali ad iniziare  da sculture e dipinti il cui stile rivela un forte rapporto con Milano e la Lombardia  molte delle opere  esposte sono  di artisti ancora anonimi ma tutti di grande livello. Una presenza eccentrica è quella delle opere del napoletano Marco Cardisco, destinate al territorio biellese. La cultura figurativa più legata al ducato sabaudo è rappresentata da due eccezionali dipinti di Defendente Ferrari, eseguiti per edifici sacri della città, e da esempi della prolifica attività di Gerolamo Giovenone e Bernardino Lanino, con cui si chiude l’itinerario espositivo biellese. Il Comitato Sebastiano Ferrero:”Biella con questa mostra dedicata alla riscoperta del proprio Rinascimento e si qualifica per la sua intraprendenza nel rivelare i valori del proprio territorio e si apre a nuove forme di accoglienza”.

L’evento è accompagnato da un esauriente catalogo edito da E20Progetti Editore- Silvana Editoriale(pp.33° riccamente illustrato)curato da Mauro Natale.

Descrizione foto

Foto 1 Bernardino de Conti”San Cristoforo, Sebastiano  e Goffredo Ferrero particolare delle ante del trittico La Marmora, Biella Palazzo La Marmora

Foto 2 Bernardino de Conti “Madonna con il Bambino san Giovannino e l’Angelo (copia delle Rocce) 1508 circa, olio a tempera su tavola, 190x117 cm Biella Museo del Territorio Biellese, Provenienza chiesa di San Sebastiano, Biella

Foto 3 Bernardino de Conti “Trittico per Sebastiano Ferrero”

Foto 4 Manifattura veneziana?(tessuto) ( sec. XV ) Ricamatori ginevrini? (ricami) sec. XV-XVI “Piviale di Giuliano della Rovere, 1450-1502/03, Vercelli, Museo del Tesoro del Duomo

Foto 5 Defendente Ferrari “Adorazione del Bambino o Sacra Conversazione”, 1500 circa, tempera su tavola 240x138 cm. Torino Pinacoteca dell’Accademia Albertina,

Foto 6 Pittore Lombardo, collaboratore del Maestro dei santi Cosma e Damiano “Decollazione del Battista”, 1523 ca. (opera restaurata in occasione della mostra) Biella Duomo

Foto 7 Gerolamo Giovenone “Compianto sul Cristo morto” 1520 circa, Tavola 98x77 cm Biella, Museo del Territorio

Foto 8 Bernardino Lanino “Compianto sul Cristo morto, san Tommaso Becket (o sant’Alberto da Vercelli?)altri santi, tempera su tavola 195x144 cm, Torino Musei Reali-Galleria Sabauda

Foto 9 Bernardino Lanino “Cristo crocifisso tra santi e donatori”, 1558-1560 circa, olio su tavola 193x123 cm, Biella Museo del Territorio

Palazzo Ferrero, Palazzo La Marmora, Museo territorio Biellese”IL Rinascimento a Biella Sebastiano Ferrero e i suoi figli” fino al 18 agosto 2019. Orari Palazzo Ferrero e Palazzo La Marmora  Venerdì 15-19.00; Sabato e Domenica 10.00-19.00. Museo del  Territorio Biellese Martedì e Sabato 15.00-18.30. 

 

 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 21/05/2019