Pianeta Juve - I bianconeri, già in vacanza, non mordono più

L'Analisi di Marco Rabellino

I Bianconeri non vogliono più vincere e allo Stadium si concentrano sugli addii e sulla festa scudetto.

la Juve si fa vedere pericolosa sotto porta con una bella incursione di Cuadrado che dal fondo mette in mezzo con pallone che transita sui piedi di Ronaldo che spara alto da pochi metri.

Tocca al portiere bianconero salvare prima su Freuler e poi da distanza ravvicinata, su cross di calcio d’angolo,  su Hateboer.

Solo i nerazzurri pericolosi, stavolta con Zapata che liscia il palo dopo essersi imbucato in area. Ma il gol del vantaggio bergamasco arriva con Ilicic al 33’ su calcio d’angolo. L’attaccante si trova palla sui piedi e a porta vuota insacca facilmente.
Nel secondo tempo si rende pericoloso Cancelo con un gran tiro dalla distanza che non trova la porta. La dea risponde su calcio di punizione di Ilicic con szczescny che deve deviare sopra la traversa.

All’80’ Cuadrado crossa per Mandzukic che da posizione defilata in spaccata devia verso la porta difesa da Gollini che non devia. Palla che passa tra le gambe del portiere. Partita in parità.

Nel finale ci prova Bernardeschi da lontano prima di essere espulso per un intervento scomposto al minuto 92. Punteggio finale che serve ai bergamaschi per passare terzi in classifica a discapito dell’Inter.

Szczesny salva in alcune occasioni. Sul gol è incolpevole.

Barzagli gioca la sua ultima partita e si impegna a rincorrere Zapata.

Bonucci interpreta più che il ruolo di difensore quello di centrocampista, avanzando spesso e andando in affanno spesso nei ripieghi.

Cancelo, dopo varie partite in ombra, gioca finalmente una discreta partita, tornando a farsi vedere bene in fase offensiva e disputando pure una buona partita in fase difensiva.

Alex Sandro è spesso in difficoltà e per poco non concede il rigore all’Atalanta. Viene sostituito da Bernardeschi che prima porta una ventata di frizzantezza all’attacco bianconero e nel finale si fa espellere.

Emre Can ci mette 45 minuti a carburare ma nel secondo tempo ci mette muscoli e qualità e mostra il suo vero volto diventando insuperabile a centrocampo.

Pjanic non imprime mai un’accelerata al gioco bianconero, limitandosi al classico compitino.

Matuidi si assesta al gioco lento di Pjanic. Esegue il suo dovere senza strafare.

Cuadrado ci mette volonta nelle due fasi. È quello che crea più azioni di tutti ed è suo il cross che porta al gol di Mandzukic.

Mandzukic subentra a Barzagli e mette centrimetri nell’attacco bianconero e mette anche la solita grinta da conbattente lanciandosi su ogni pallone.

Dybala non riesce ad entrare in partita. Va a sprazzi creando scompiglio con qualche giocata ma nulla più.

Ronaldo sbaglia clamorosamente il pallone del vantaggio. Si batte per la squadra ma i bianconeri oggi sono sterili.

Al campo oramai non si pensa più in casa Juve, le preoccupazioni sono rivolte al dopo Allegri, a festeggiare il ritiro di Barzagli, a chi sarà sacrificato per rinforzare la squadra.

Alla fine la Juventus sta aiutando un po’ tutte le squadre che fronteggia donando sempre almeno un punto.

 

Marco Rabellino

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Articolo pubblicato il 20/05/2019