Riconosciute le virtù eroiche del Servo di Dio Giovanni Battista Pinardi
Mons. Giovanni Battista Pinardi (fonte: fdcsanvincenzo.it)

Giovanni Battista Pinardi tenne per 50 anni la parrocchia torinese di San Secondo; il riconoscimento segna una importante tappa nel processo per la sua beatificazione, iniziato nel 1999

Il Bollettino Sala Stampa della Santa Sede del 14.05.2019 comunica che: «Il 13 maggio 2019, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti:

[…] - le virtù eroiche del Servo di Dio Giovanni Battista Pinardi, Vescovo titolare di Eudossiade e Vescovo Ausiliare di Torino; nato a Castagnole Piemonte (Italia) il 15 agosto 1880 e morto a Torino (Italia) il 2 agosto 1962; […]».

Giovanni Battista Pinardi fu per 50 anni parroco nella chiesa torinese di San Secondo e il riconoscimento delle sue le virtù eroiche segna una importante tappa nel processo per la sua beatificazione, iniziato nel 1999.

Per conoscere questo personaggio torinese d’adozione ricorriamo al sito santiebeati dove leggiamo:

Giovanni Battista Pinardi nacque il 15 agosto 1880 a Castagnole Piemonte, in provincia di Torino. Fu ordinato sacerdote diocesano il 28 giugno 1903.

Dopo i primi anni come viceparroco a Carmagnola, dal 15 dicembre 1912 fu parroco della chiesa di San Secondo a Torino.

Nel 1915 il cardinal Agostino Richelmy, arcivescovo di Torino, lo volle come suo ausiliare: fu ordinato vescovo il 5 marzo 1916.

Per un caso forse raro nella storia della Chiesa italiana, continuò a fare il parroco pur essendo vescovo ausiliare e, per un periodo, pro-vicario generale.

Negli anni del fascismo e della seconda guerra mondiale si oppose a ogni forma di odio con atti di carità e di generosità.

Morì a Torino il 2 agosto 1962.

L’inchiesta diocesana della sua causa di beatificazione si è svolta nella diocesi di Torino dal 30 gennaio 1999 al 15 dicembre 2003 e ha ottenuto il decreto di convalida il 27 febbraio 2004.

I resti mortali di monsignor Pinardi sono stati traslati, appena due anni dopo la sua morte, nella chiesa di San Secondo a Torino, presso l’altare del Sacro Cuore.

Ho appreso questa notizia con un senso di soddisfazione per l’importante riconoscimento concesso a un personaggio torinese. Dopo averlo conosciuto dalla lettura di un libro dedicato alla Chiesa di San Secondo, monsignor Pinardi mi è sempre apparso particolarmente vicino anche se non gli ho dedicato studi approfonditi. Forse mi sento legato a lui perché nella via San Secondo, nei pressi della sua chiesa, si sono svolti momenti importanti della mia attività “letteraria”.

Attività “letteraria” che mi auguro di poter presto esplicare in occasione della sua beatificazione.

Rimando al sito prima citato per eventuali approfondimenti su Giovanni Battista Pinardi e ricordo che don Giuseppe Tuninetti gli ha dedicato il libro “Giovanni Battista Pinardi. Parroco e Vescovo Ausiliare” (Effatà, Cantalupa, 2009).

 

Ringrazio l’amico Roberto Russo, titolare della Graphe.it edizioni di Perugia per avermi segnalato la notizia.

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Articolo pubblicato il 18/05/2019