Settimo Torinese (TO) I giovani s’impegnano nell’amministrazione del Comune

Civico20News intervista Antonio Borrini

Settimo Torinese è una cittadina limitrofa a Torino, che conta oltre 46.000 abitanti. In concomitanza con il voto per il rinnovo del consiglio regionale ed il Parlamento europeo, il 26 maggio i suoi cittadini sono chiamati alle urne anche per il rinnovo del consiglio comunale.

Tralasciamo i politici di lungo corso od i trombati incalliti che affollano le liste elettorali per le altre due elezioni, per sintonizzarci su un giovane  che con le migliori intenzioni, si candida per il consiglio comunale di Settimo Torinese, comune che da tempi immemorabili è sempre stato amministrato da giunte di sinistra.

Abbiamo così incontrato Antonio Borrini, nato a Napoli ma da quasi 10 anni trasferito a Settimo Torinese, ove si ritiene perfettamente integrato. 

Antonio ci parli di lei e del perché si sta cimentando per essere eletto al  Consiglio Comunale.

“Ho 21 anni e mi sono diplomato l'anno scorso all'istituto tecnico "8 Marzo" della mia città. 
Nel mio piccolo, mi sono appassionato alla politica quando sono stato eletto rappresentante d'istituto, nell'ottobre del 2017. Da lì, il passo è stato breve ad avvicinarmi alla Lega di Matteo Salvini. 
Ho seguito attivamente la campagna elettorale delle scorse politiche di un mio caro amico (Alessandro Giglio Vigna). 
Dopodiché, mi sono concentrato su Settimo Torinese”.

In quali attività s’è impegnato nell’ultimi mesi?

“Grazie all'aiuto e alla partecipazione attiva di altri ragazzi siamo riusciti a formare un bel gruppo di giovani, dei quali con grande orgoglio sono il coordinatore. 
La prima vera iniziativa è stata quella di organizzare una partita tra tutti i ragazzi della città nel vecchio campo di corso Piemonte ( 
ahinoi a breve sorgerà l'ennesimo supermercato della città). Era un punto di aggregazione per tutti i ragazzi delle varie zone di Settimo, interi pomeriggi passati su quel campo verde a rincorrere un pallone. 
Al momento sto allenando i bambini di una Juventus Academy qui a Settimo Torinese. 

Altre iniziative si sono susseguite nel corso del tempo fino ad arrivare al giorno nel quale mi è stato proposto di candidarmi consigliere comunale per la Lega nella mia città, accettai subito”.

Come sta vivendo questo momento di preparazione e predisposizione per ricoprire l’ambito ruolo di consigliere comunale?

“Mi spaventa poco essere il più giovane candidato consigliere comunale della  lista Lega. 
Metto a disposizione della nostra amata città la mia giovane età, la passione per la politica e tanta, tanta voglia di fare portando avanti, in particolare, le idee e le esigenze di noi giovani
.”

A quali realizzazioni mira, una volta eletto?

“Per il futuro di Settimo, ci sono tanti punti importanti sui quali concentrare l’attenzione. 
Quello che mi tocca più da vicino, è il tema della casa popolare. 
Ho conosciuto alcune famiglie che dormono in macchina con i figli perché non hanno diritto ad una casa popolare. 
Tutto ciò è inammissibile! 
Mi impegnerò qualora dovessi essere eletto consigliere comunale affinchè gli alloggi delle case popolari nel territorio settimese vengano affidati in primis agli italiani in difficoltà e poi a chi risiede in Italia da almeno 10 anni, ovviamente nel rispetto delle leggi. 
Per me è chiaro, vengono prima gli italiani!” 

Altre Questioni aperte a Settimo?

“Si. La sicurezza. in alcuni quartieri della città, i cittadini si sentono abbandonati a se stessi da molti anni. 
La nuova amministrazione dovrà farsi carico dei problemi che i cittadini di questi quartieri sono costretti ad affrontare quotidianamente. E non sarà una incombenza di poco conto”.

I giovani, oltre a badare a carenze d’infrastrutture ed alle condizioni di vita dei propri concittadini, nutrono anche sentimenti etici, di affermazioni di verità e del trionfo della giustizia. In proposito, quale potrebbe essere il suo primo impegno?

Qualora dovessi essere eletto consigliere comunale, mi impegnerò in prima persona affinché venga intitolata una via della nostra città a Giuseppina Ghersi (una bambina di appena 13 anni che fu pestata, stuprata e giustiziata dai partigiani comunisti con l’accusa di essere al servizio del regime fascista).

Contestualmente sarò pronto ad interfacciarmi con l'ANPI affinchè mi forniscano il nome di una vittima della barbarie e delle brutalità delle truppe nazifasciste. Perché per me i morti sono tutti uguali. NON ESISTONO MORTI DI SERIE A E MORTI DI SERIE B.

Ad oltre 70 anni dalla fine della seconda guerra mondiale non riesco a concepire queste contrapposizioni”.

Quando si eleva lo sguardo, non si può che comportarsi bene!

Grazie Antonio

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 03/05/2019