«Piemontesi sul Fronte Occidentale», a Torino

Il volume di Giancarlo Libert, che illustra la storia poco conosciuta della partecipazione degli Italiani sul Fronte Francese durante la Prima Guerra Mondiale, sarà presentato presso il Museo Pietro Micca

Al fine di contribuire alla diffusione dell’informazione, “Civico 20 News” ospita la locandina di questo evento culturale.

A Torino, mercoledì 8 maggio 2019, alle ore 17:30, per la 102a Storica Conversazione presso il Museo Pietro Micca, in via Guicciardini 7/aGiancarlo LIBERT presenterà il volume “PIEMONTESI sul FRONTE OCCIDENTALE. I morti dimenticati delle Grande Guerra”.

Viene portata alla luce una storia quasi sconosciuta della Grande Guerra: il contributo che diedero migliaia di Italiani sul Fronte Occidentale che fu determinante nelle ultime fasi del conflitto mondiale ma era stato preceduto, sin dal 1914, allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, e prima dell’ingresso dell’Italia nel conflitto, dalla partecipazione di Peppino GARIBALDI e dai suoi fratelli, che raccolsero oltre 2.000 volontari che andarono a combattere nelle Argonne. L’avventura garibaldina finirà nel mese di marzo 1915.

Altri 60.000 lavoratori italiani, le cosiddette truppe ausiliarie italiane in Francia, successivamente parteciparono al conflitto. Nella primavera-estate del 1918, 25.000 uomini della II Armata furono inviati in Francia al comando del gen. Albricci, per ricambiare l’invio di due battaglioni francesi in Italia dopo Caporetto.

Dei 25.000 combattenti furono 9.334 le perdite dei quali 5.000 caduti ed oltre 4.000 feriti, le loro tombe, probabilmente dimenticate, sono nei cimiteri di Bligny, Soupir e in molti altri.

Il Relatore: Giancarlo LIBERT nato a Torino nel 1963, giornalista pubblicista, da oltre 30 anni conduce ricerche storiche. Ha al suo attivo numerosi saggi sull’emigrazione in Argentina, Francia, Egitto e California, sulla storia locale e sulla storia nobiliare. È autore di una quindicina di volumi in particolare dedicati all’emigrazione piemontese in Sudamerica. È socio del Centro Studi Piemontesi di Torino, della Società di Studi Storici di Cuneo, della Società di Storia, Arte ed Archeologia per le province di Alessandria e di Asti, di Julia Derthona, della Società Studi Astensi, dell’Accademia Urbense e di altre Istituzioni.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 01/05/2019