Emergenza profughi: la Regione Piemonte sollecita un tavolo istituzionale

Accanto alla Caritas ma con distinzione fra profughi e clandestini

Una precisa regolamentazione per affrontare l'emergenza umanitaria che sta raggiungendo una dimensione preoccupante è l'intendimento comune manifestato dal Gruppo Consiliare Regionale.

 In particolare la vicepresidente Augusta Montaruli ha rimarcato:" C'è piena intenzione di affiancare la Caritas per dare degna accoglienza ai profughi con un preciso distinguo però fra profughi e clandestini".

Montaruli ha altresì espresso parere negativo in merito alle possibili tendopoli, intervento che di fatto ha  interrotto, come ha affermato, l'opera da boy scout del Sindaco Sergio Chiamparino.

Montaruli ha altresì sottolineato come oggi, grazie all'intensificazione dei controlli e con gli interventi della Caritas e della Chiesa si possa dare una degna accoglienza ai rifugiati politici.

Franco Maria Botta ha tenuto a precisare come si stiano rivelando di scarsa efficacia gli accordi presi con la Tunisia creando un flusso incontrollato che sta superando la soglia di preoccupazione.

Botta ha altresì sollecitato un serio ed immediato intervento che coinvolga l'Europa: "Da soli - ha chiuso - non possiamo far fronte ad un'emergenza umanitaria di queste dimensioni".

Rosa Anna Costa, pur riconoscendo l'importantissima posizione della Caritas, ha auspicato a breve un tavolo di concertazione con la presenza di Prefettura, Protezione Civile, Croce Rossa e le tante Associazioni di Volontariato presenti in Piemonte per studiare con le Istituzioni il migliore piano di accoglienza.

Costa ha voluto evidenziare come questo stato di particolare emergenza si stia manifestando in un contesto internazionale altrettanto anomalo: "L'importante - ha detto in chiusura - è intervenire e risolvere il problema prima che imploda".  

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Articolo pubblicato il 12/04/2011