Torino - Il ricordo di San Giuseppe Cottolengo nella Chiesa della Piccola Casa della Divina Provvidenza

Don Adriano Gennari e Alessandro Meluzzi in memoria del grande santo sociale piemontese

Piemonte, terra di Santi Sociali. Di cui il primo è stato San Giuseppe Benedetto Cottolengo, nato a Bra il 3 maggio 1786, noto come il Santo degli infelici, poveri e malati, che dal Cuneese ha sparso il suo buon profumo nel cuore del capoluogo piemontese.

Domani, 30 aprile alle ore 10 nella Chiesa della Piccola Casa della Divina Provvidenza da lui fondata a Torino, si celebra la sua memoria liturgica con una solenne funzione officiata dall’Arcivescovo Cesare Nosiglia.

Così Don Adriano Gennari, Superiore dei Sacerdoti della Comunità torinese dell’Ordine del Santo:

Un prelato che ha donato tutta la sua vita servendo il Signore con gioia nei poveri. Un esempio importante, perché ha rilanciato il comandamento della carità”.

Per Cristiano Bilucaglia, imprenditore e benefattore noto per azzerare le bollette di luce e gas:

Il Santo cuneese rappresenta il primo, riuscito esempio di moderno welfare assistenzialistico rivolto agli ultimi ed emarginati”. Per Roberto Rosso, “Il Cottolengo, oltre che un paradigma di salda vita cristiana, è altresì una delle eccellenze sanitarie torinesi”.

Invece Alessandro Meluzzi e la figlia Maria Araceli di Chieri, ove il Santo spirò proprio il 30 aprile 1842:

Il Santo nella storia della socialità piemontese discreta, concreta, operosa, silenziosa ed efficace, è l’immagine perfetta di ciò che vuol dire conciliare il dono con la ragione, l’altruismo con la razionalità e l’amore con una rappresentazione giusta della collettività”.

Per Maurizio Scandurra, giornalista cattolico, benefattore e saggista:

”San Giuseppe Benedetto Cottolengo è la prova di come si possa amare di una carità viva anche nel nascondimento evangelico, e far sì che anche gli ultimi siano già in terra anche i primi. Un Santo che merita di essere riscoperto dalle giovani generazioni, dall’imprenditoria e dalla politica come modello di virtù in equilibrio tra i valori che nella vita contano davvero e fanno la differenza”.

 

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Articolo pubblicato il 29/04/2019