Il Commissario Barroso appoggia l’Italia
Il Presidente della Commissione Europea Josè Barroso

In questi giorni si fa difficile il rapporto tra l'Italia e l'Unione Europea per la questione degli immigrati

Missione in Tunisia del presidente della Commissione europea José Manuel Barroso che ieri ha assicurato al premier Berlusconi il suo appoggio alla linea italiana sull'emergenza immigrati, mentre non si spengono gli echi delle dure polemiche seguite alla bocciatura europea della richiesta sui permessi temporanei.

Gli sbarchi continuano: la scorsa notte un barcone con 250 persone a bordo é arrivato a Licata in Sicilia; oltre 100 arrivano a Malta dalla Libia, c'é una giovane donna morta. A Lampedusa in corso il trasferimento di circa 700 migranti che verranno smistati nei Cie della penisola e da lì rimpatriati. Nel corso della giornata sono anche previsti 60 rimpatri via aerea per Tunisi.

Con un decreto del premier Silvio Berlusconi pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale è stato dichiarato "lo stato di emergenza umanitaria nel territorio del Nord Africa per consentire un efficace contrasto dell'eccezionale afflusso di cittadini nel territorio nazionale".

E l'Italia partecipa alle attività di carattere umanitario su richiesta dei governi egiziano e tunisino. La situazione, indica il provvedimento, "é destinata ad aggravarsi ulteriormente in ragione dall'attuale clima di grave instabilità politica che interessa gran parte dei Paesi del Nord Africa".

"Ieri è stata costruita una brutta pagina". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, a proposito dello 'strappo' di ieri sull'immigrazione. Il ministro italiano oggi a Lussemburgo ha sottolineato che "c'é un problema di mancanza di solidarietà" però "bisogna fare distinzione tra istituzioni europee e singoli stati".

Il rilascio di permessi temporanei a chi proviene dalle sponde Sud del Mediterraneo è una misura valutata positivamente dal commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg. L'iniziativa, secondo Hammarberg, "permette di guadagnare tempo mentre si cerca una soluzione a livello europeo e di evitare possibili abusi nei confronti delle persone che potrebbero avere diritto a richiedere asilo".

 

Fonte: Ansa

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Articolo pubblicato il 12/04/2011