Le ricette di Laura

RICETTE DI STAGIONE!

Nella mia rubrica cercherò di variare le ricette, pensando anche alla loro stagionalità, sebbene oggi nei supermercati e nei mercati rionali arrivi ormai di tutto e di più.

La globalizzazione ci consente di avere aranci e mandarini anche in Piemonte, generando però il problema della delocalizzazione del cibo e del costo del trasporto.

Recentemente i miei amici di Slow food e di altre organizzazioni che si occupanodi consumo responsabile tendono a privilegiare il cibo a km 0. Io sono d’accordo quando si può risparmiare benzina, però la varietà alimentare è pur sempre un bel vantaggio. Cosa faremmo in cucina senza i limoni di Sorrento, le arance di Sicilia e i tanti altri alimenti che da noi al Nord non crescono?

RICETTA DI PRIMAVERA – PIEMONTE (Langhe)
FRITTATA AI LUVERTIN (LUPPOLO SELVATICO)

La frittata di luppolo è una ricetta tipica piemontese. I luppoli sono un rampicanti che all’inizio della primavera mettono dei germogli deliziosi che si mangia
no incorporate alla frittata.

Questa ricetta contiene proteine e verdure, quindipuò essere consumata dopo un piatto di carboidrati (riso, per esempio). Può anche costituire uno sfizioso antipasto o piatto unico se affiancato da riso bollito condito con un po’ di burro sciolto sul riso caldo, in onore al condimento principe della tradizione nordica.

Ingredienti:
per una persona: un uovo, un etto di germogli di luppolo, ¼ di cipolla, olio extra vergine d’oliva, sale e pepe.
 

Attrezzi:una pentola, una padella, una mezzaluna (frullatore se avete fretta)

 

ESECUZIONE

mettere a bollire dell’acqua e cuocere le punte di luppolo per pochi minuti. Scolarle e lasciarle raffreddare in una terrina poi tagliuzzarli finemente. Soffriggere la cipolla tagliata a fettine sottilissime e lasciarla raffreddare; la si può adagiare sul luppolo scolato. Sbattere le uova con un po’ di sale e pepe, poi incorporare la cipolla e il luppolo, sale e pepe. Friggere in una padella unta con un po’ d’olio e servire.

Per la frittura ho scelto l’olio extravergine d’oliva. Ingrediente poco nordicoe sicuramente per nulla piemontese, ma con un alto punto di fumo, e quindi più salutare del burro fritto. Se volete una cottura più naturale potete cuocerlo alforno o al microonde.

Se volete servire su uno stesso piatto con del riso al burro (non riuscite proprio a farne a meno, vero?), potete lasciare sciogliere una noce di burro fuori da
l frigo e metterlo sul riso ancora bollente.

È sempre meglio del burro fritto in pentola!

                                                                                                                                                            Laura Merlini

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Articolo pubblicato il 09/04/2011