Torino - Cronaca dai quartieri: Piazza Barcellona: non è mai troppo tardi

Dopo un’incubazione biblica, dal dicembre u.s. attivi in nuovi servizi pubblici

A pochi mesi dall’inaugurazione, documentiamo la presenza dei nuovi servizi pubblici di Piazza Barcellona.

Una realtà che ha dato agli operatori del mercato il supporto igienico, non indifferente, che ha vissuto una gestazione pluriennale e, a nostro avviso, ingiustificata.

Nel frattempo la grande distribuzione ha goduto di corsie preferenziali che hanno sempre più assottigliato le presenze degli ambulanti nelle piazze di quartiere.

Ricordiamo, a quest’ultimo proposito, l’importanza del mercato rionale, luogo di ritrovo e di aggregazione sociale oltre che di approvvigionamento alimentare per tante famiglie.

Una funzione fondamentale che ha subito la prorompente irruzione di supermercati:

“Continuiamo a lavorare qui perché lo abbiamo sempre fatto – ci ha detto Giacomo, operatore dell’orto frutta - per conservare la tradizione di famiglia che risale a mio nonno. Ma non c’è più quell’aria che si respirava una volta, confidenziale ed estremamente sincera e vera”.

“Ormai – ha aggiunto Marisa – siamo qui per quella gente che ci conosce da anni e che da anni ci aspetta per il proprio fabbisogno giornaliero”.

Ed allora ci lascia ancor più perplessi la lungaggine burocratica, o forse non tale (!?!?), che ha allungato all’inverosimile l’installazione del servizio di cui abbiamo detto; a voler essere irriverenti, ci sembra quasi una presa in giro.

Ma così stanno le cose per cui non resta che rallegrarsi di una storia che si è risolta a buon fine, di una realizzazione che darà più sollievo ai bar della zona ed al passeggio più di quanto possa per gli ambulanti, ogni giorno in numero sempre più sparuto.

Altre componenti hanno minato, tuttavia, la consistenza di una realtà che fa parte della storia e tradizione dei quartieri cittadini, ma esse sono purtroppo ben note e oggetto di nostre passate indagini conoscitive.

Ci compiacciamo, comunque della volontà di continuare che abbiamo riscontrato in tutti i “sopravvissuti” qui in piazza Barcellona, come d’altronde negli altri mercati, che sono e resteranno sempre un tassello importantissimo nel mosaico della vita di quartiere.

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Articolo pubblicato il 13/04/2019