Torino - Cronaca dai quartieri: iniziati i lavori di restauro alle scuole Boncompagni e Pacinotti

Dopo quasi un anno di transenne

Dopo quasi un anno di transenne, che di fatto hanno tolto un centinaio di posti sosta per gli abitanti del “quadrilatero” Vidua, Galvani, Le Chiuse e Bossi, le vie delimitanti la struttura, sono iniziati i lavori di restauro della scuola elementare Boncompagni e media Pacinotti per la messa in sicurezza degli intonaci delle facciate e del sottotetto.

Certamente, viste le precarie condizioni degli edifici, la transennatura si era resa necessaria per evitare che calcinacci o similari potessero colpire i ragazzi o chiunque fosse transitato sui marciapiedi, ora divenuti, in alcuni punti, vere e proprie “aiuole”.

Ciò che lascia perplessi è la lungaggine procedurale; facciamo fatica a capire come possa passare così tanto tempo prima di un intervento che, a nostro avviso, richiedeva la massima urgenza sia per il pericolo incombente sia pure per la salvaguardia di un bene architettonico qual è il comprensorio scolastico in oggetto.

Senza contare il disagio per i residenti che, dopo aver regolarmente versato alle casse comunali il corrispettivo per la sosta in zona blu, si sono trovati alle prese con la “caccia al parcheggio” in questa zona che è particolarmente popolata.

“Speriamo che sia la volta buona” ci ha detto Giovanni, nome di fantasia per il diritto alla privacy.

“Il parcheggio era diventato una vera avventura: spesso mi sono trovato a girare parecchie volte prima di trovare un posto; specialmente di sera quando la zona blu finisce ed arrivano i clienti di ristoranti e pizzerie di cui la zona abbonda”.

Lo confermiamo in quanto abbiamo constatato di persona la sosta, spesso selvaggia, nel suddetto “quadrilatero” con auto posteggiate sui marciapiedi e sulle strisce pedonali.

Un’aggravante a discapito del residente peraltro raramente sanzionata: siamo passati più volte durante l’ora di cena e le auto mal posteggiate non avevano nel parabrezza il temuto foglio attestante l’irregolarità e la conseguente sanzione.

Ritornando al “motivo conduttore”, seguiremo il prosieguo dei lavori ed il conseguente progressivo ripristino della sosta a pagamento:

“C’è persino chi ha spostato le transenne – ci ha detto la residente Marisa – per posteggiare l’auto, stufo di dover girare intorno all’isolato con la speranza che qualcuno se ne andasse”.

Sicuramente una scorrettezza, ma che va di pari passo con quella di ritardare in maniera esasperante gli interventi di emergenza: già, perché quando c’è di mezzo l’incolumità delle persone, è giusto parlare di emergenza e occorre intervenire nel più breve tempo possibile.

In questo caso, come d’altronde in altri che ci vengono segnalati, un anno di attesa ci pare eccessivo:

”Sollecitiamo pertanto una maggiore attenzione alle priorità da parte di chi ha ottenuto la nostra fiducia in cabina elettorale e non la sta ripagando come promesso. Speriamo che questa improvvisa accelerazione non dipenda soltanto dalla prossima tornata regionale di fine maggio!”.

Così ci ha lasciato Giovanni con un palese riferimento alla Sindaca Appendino ed alla sua Giunta che trascura spesso e volentieri, a detta dei cittadini, le periferie.

Qui Campidoglio, il seguito al prossimo sopralluogo. 

 

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Articolo pubblicato il 10/04/2019