"I rapporti più recenti sul rientro dei foreign-fighters in Europa dopo la sconfitta dello Stato Islamico destano sempre maggiore preoccupazione. In particolare la situazione in Kosovo rischia di consolidare un vero e proprio caposaldo del terrorismo islamista con ben 350 combattenti in un paese con meno di due milioni di abitanti".

Lo dichiara l’Europarlamentare della Lega Salvini Mario Borghezio (immagine L'Indipendenza Nuova)che evidenzia come si tratti di un territorio ad alto rischio di radicalizzazione sia per l’alto tasso di disoccupazione sia per la presenza di imam fondamentalisti e di ben 900 moschee, in gran parte finanziate dall’estero.

"Per questo mi sono schierato nell’ultima sessione plenaria di Strasburgo contro una fin troppo generosa elargizione dei fondi UE di pre-adesione in un paese che persevera in una politica fortemente discriminatoria della minoranza serba ortodossa".

Particolare, quest'ultimo, rivelato anche da un report del Dipartimento di Stato USA.

"A fronte di tutto ciò - ha concluso Borghezio - oggi è fondamentale che l’UE riconsideri urgentemente gli accordi sulla liberazione dei visti con il Kosovo, a fronte degli immani rischi di infiltrazioni jihadiste in tutta Europa”.

E gli ultimi nefasti accadimenti nei vari Stati UE conferma questo presentimento che deriva da una politica eccessivamente garantista senza i dovuti distinguo, il che accelera il processo di intrusione ed i relativi rischi a tutti i livelli.

Meglio intervenire subito, aggiungiamo noi, prima di ritrovarsi a piangere nuovamente le vittime di un folle, così definito dall'attuale politica buonista, dietro il quale potrebbe annidarsi un progetto di generale assoggettamento o addirittura annientamento delle identità nazionali.

La paura è il miglior alleato del terrorismo, la prevenzione il miglior deterrente.