Pontedera (Pisa) - L’acqua nella pittura di Galileo Chini artista che si impose come interprete dell’arte Liberty e nei movimenti artistici del Simbolismo e Divisionismo

Il percorso espositivo propone dipinti di altri protagonisti del Primo Novecento

L’acqua da molti  ormai è ritenuta “l’oro blu del futuro”, già in passato  è stato un elemento predominante nella pittura specialmente quella  di Galileo Chini.

La mostra:”Orizzonti d’acqua tra pittura e arti decorative, Galileo Chini, e altri protagonisti del Novecento” in programma fino al 28 aprile al Palazzo Pretorio di Pontedera (Pisa), ne è la piena  realtà.  La rassegna curata da Filippo Bacci e Maurizia Bonatti Bacchini ha come tema l’acqua, soggetto ricorrente in quei movimenti artistici che tra Ottocento e Novecento, si sono identificati con il movimento del Simbolismo e il Divisionismo. 

L’acqua costituisce una nota costante in tutta la produzione di Chini e racconta la sintonia dell’artista con gli sfondi ora fluviali, ora marini, dall’Arno al fiume di Bangkok, da Venezia ai centri balneari e termali di Viareggio, Montecatini, Salsomaggiore.

Non ne è esente neppure la produzione  di ceramica, tra i molteplici oggetti artistici in cui Chini si espresse, e che gli diede l’opportunità  di entrare nel circuito internazionale e di imporsi fin dal 1898 tra i primi interpreti del Liberty  in Italia: i soggetti  sviluppati erano la fauna marina protagonista nelle decorazioni di vasi, piatti, formelle dove l’artista gareggiava con la natura nella varietà delle composizioni e nella resa cromatica attraverso stupefacenti smalti  a lustro.

La rassegna promossa dalla Fondazione per la Cultura Pontedera  dal Comune di Pontedera, dalla Fondazione  di Pisa,  con il patrocinio  della Regione Toscana è accompagnata da un ricco catalogo sia  dal contenuto dei saggi alle splendidi immagini delle opere presenti nell’esposizione, il tutto è curato da Maurizia Bonatti Bachini  e Filippo Bacci Di Capaci edito da Bandecchi & Vivaldi(pp.234 €25.00).

Scrive  Simone Millozzi Sindaco di Pontedera:”Questo appuntamento a Palp Palazzo Pretorio è un’importante occasione di conoscenza e di approfondimento dell’intensa e poliedrica opera di Galileo Chini  uno dei maggiori interpreti del Liberty. Un percorso espositivo vasto che ci riporta indietro nel tempo, nel cuore dell’Art Nouveau, resa immortale  da uno stile inconfondibile”.  

La mostra è strutturata  in quattro sezioni: Simbolismo e Divisionismo, l’acqua come soggetto della produzione decorativa, l’orientalismo e la fase Secessionistica e Klimtiana, ognuna delle quali presenterà dipinti, bozzetti  e manufatti ceramici per accostare il visitatore alla complessità del fare artistico di Galileo Chini.

E al suo fianco, in un costante confronto, le opere degli altri grandi protagonisti del Novecento italiano, a lui legati da amicizia, lavoro o sintonia culturale: Plinio Nomellini, amico fraterno, con cui condivise l’impresa della sala del Sogno, Giorgi Kienerk, che fu precoce divulgatore del Liberty in ambito toscano, Leonardo Bistolfi, tra i promotori dell’Esposizione Internazionale d’Arte Decorativa Moderna, organizzata a Torino nel 1902, Duilio Cambelotti, il maggior rappresentante del Decò a Roma e, ancora, l’emiliano  Aroldo Bonzagni e i toscani Moses Levy, Lorenzo Viani e Salvino Tofanari.

Il percorso espositivo inizia  con il quadro “La quiete”, esposto nel 1901 alla quarta edizione della Biennale di Venezia, manifestazione che in maggior misura ha contribuito ai successi dell’artista e alla sua dimensione cosmopolita.

La sala successiva si apre con un ritratto della moglie Elvira eseguito nel 1905 dall’artista Chini in una combinazione di atmosfere Liberty e pennellate divise, accosta dipinti che appartengono al periodo del primo conflitto mondiale dove la tecnica divisionista resta il linguaggio più conforme ai temi del silenzio, della meditazione, del dolore.

Con la terza sala inizia la sequenza delle opere tutte ispirate dal soggetto acqua e che peraltro si intrecciano con la biografia di Galileo Chini, con i luoghi e le tappe delle sue esperienze più significative.

La sala successiva è dedicata ai paesaggi selezionati per i loro rimandi biografici, e infatti rappresentano  luoghi e fiumi della vita dell’artista. La mostra si propone anche di far dialogare le opere di Galileo Chini con altri artisti a lui collegati  e di offrire spunti di approfondimenti dei contatti con altri artisti protagonisti del suo tempo.

Descrizione foto:

Copertina catalogo elaborazione grafica del dipinto  “Onde damigelle di Numidia e scorfano” eseguiti tra il 1910-1915 circa da Galileo Chini

Foto 1 Galileo Chini “La fabbrica” 1901 olio su tela 66x172 Wolfsoniana (Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Genova)

Foto 2 Galileo Chini 1907 “Il giogo”olio su tela 124x124 cm Fondazione Musei Civici di Venezia (Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro)

Foto 3 Galileo Chini  Fornaci San Lorenzo – Borgo San Lorenzo “Pannello Flora” 1914 ca. maiolica policroma 150x70 cm. Collezione V. Chini.

Foto 4 Galileo Chini 1919 “La vita” olio su tela 277x172 cm collezione privata courtesy 800/900 ARTDUDIO Livorno - Lucca

Foto 5  Galileo Chini “ nudo disteso” (la bionda), 1934 ca. olio su compensato, 65,5x91 cm (Collezione privata)

Foto 6 Galileo Chini  Fornaci San Lorenzo. Borgo San Lorenzo Chache - pot con pesci, 1919-1925,(1906-1911ca. ideazione) Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza

Foto 7 Galileo Chini “Le prime ore del mattino (La fossa dell’abate)”, 1942ca olio su tavola, 50x70 cm (Collezione privata)

“Orizzonti d’acqua” fino al 28 aprile 2019 al   Palp Palazzo Pretorio Pontedera Orario visita da martedì a venerdì  10.00-19.00, sabato domenica e festivi  10.00-20.00. lunedì chiuso. Ingresso €8.00, ridotto €6.00. Tel. 39+ 0587 468487

 

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Articolo pubblicato il 03/04/2019