Gianfranco Anastasi è un valoroso pittore che attualmente vive ed opera a Torino ed espone dal 2001, da noi intervistato il 7 luglio 2018.

Nel corso dell’intervista, Anastasi aveva chiarito con queste parole le motivazioni della scelta del tema di Pinocchio: «La mia cifra è l’impegno sociale che manifesto con questi numerosi Pinocchi esposti, dove il burattino assurge a simbolo dell’ipocrisia umana dei nostri tempi, come ad esempio nelle tele intitolate “Lo spiedino TAV” e “Sistema Italia”.

Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare delle Avventure di Pinocchio, favola ideata nel 1883 da Carlo Collodi famosa in tutto il mondo, venduta come storia ludica per bambini ma che in realtà cela differenti chiavi di lettura.

Personalmente ritengo che non esista personaggio di fantasia più adatto per raccontare storie di vita ed attualità, ragion per cui ho deciso di utilizzarlo come supporto descrittivo e renderlo protagonista delle mie opere a tema sociale, quelle che amo definire “Arte di Protesta”».

Un primo riconoscimento a questa espressione artistica di Gianfranco Anastasi è giunto dal concorso di pittura “Viù d’Oro” del 2018, organizzato dalla Pro Loco di Viù (Torino) con il supporto del Comune. Il suo quadro “Lo spiedino”, che propone un Pinocchio in funzione “No Tav”, ha ottenuto la vittoria nella sezione “Tema libero”, per l’espressiva creatività e originalità dell’opera e per l’abile e fluente pennellata.

Un ulteriore, prestigioso, riconoscimento di questo filone artistico di Gianfranco Anastasi viene dalla sua Mostra di Pittura “A spasso nel tempo con Pinocchio” che si svolgerà dal 2 aprile al 2 giugno, presso il Parco di Pinocchio di Collodi – Sala del grillo, in via San Gennaro n. 5, a Collodi (PT).

«L’idea di realizzare questo progetto artistico dal titolo “A spasso nel tempo con Pinocchio” – spiega Gianfranco Anastasi – nasce immaginando un mondo parallelo a quello reale, ove Pinocchio diventa modello dei più grandi artisti del passato, da Leonardo da Vinci a Andy Warhol, realizzando una serie di ritratti ispirati alle opere originali con lo scopo di raccontare burlescamente parte dell’enorme patrimonio artistico culturale regalatoci dai più grandi maestri dell’arte di tutto il mondo».

Le nostre congratulazioni all’artista torinese che ha saputo portare la sua personale visione di Pinocchio nella patria del celebre burattino!