Cittadini e commercianti di Borgo Dora esasperati dal degrado e dai soprusi
Le lenzuola appese ai balconi

L'aggressione degli squatter alle ciitadine del quartiere avrà un seguito

Commercianti e residenti del quartiere da troppo tempo agli onori della cronaca meno qualificante si sono ritrovati nel Cortile del Maglio per esprimere la protesta contro una situazione che si fa ogni giorno di più invivibile ed al limite della sopportazione, ma anche per individuare quali mosse intraprendere per poter vivere serenamente ed esercitare la propria attività come un tempo.

Diritti sacrosanti che ultimamente, e precisamente sabato scorso, hanno avuto un epilogo sconcertante: alcune donne del quartiere che protestavano contro la presenza abusiva degli squatter che avevano improvvisato una sorta di "punto di ristoro" a cielo aperto si sono ritrovate insultate, aggredite e minacciate.

La classica goccia che fa traboccare il vaso; da anni ormai le frequentazioni di quello che era il quartiere popolare e mercatale d'eccellenza ha subito una trasformazione radicale dovuta soprattutto alla presenza in continua lievitazione di immigrati che hanno via via preso possesso delle vie e delle piazze esasperando coloro i quali, dopo anni di lavoro e sacrificio, si ritrovano a combattere contro sporcizia, maleducazione e violenza.

L'ultimo fenomeno, di cui abbiamo detto sopra, ha prodotto in tutti i cittadini un inevitabile sentimento di protesta verso chi non ha mai fatto nulla per tutelare il loro diritto ad una vita serena e dignitosa.

 Chiaro il riferimento ai politici della Circoscrizione rei, adetta dei manifestanti, di non aver fatto nulla per evitare che la situazione degenerasse.

Per dovere di cronaca, i manifestanti hanno zittito il Presidente Piero Ramasso il quale stava cercando di spiegare, secondo il suo modo di vedere, il perchè di certe circostanze.

Affermazioni chiaramente non condivise dai presenti i quali hanno anche rinfacciato ai politici di essere sul teritorio solo in occasione delle elezioni, quando cioè servono voti per restare al governo della Circoscrizione.

La protesta è proseguita ricordando i vari soprusi messi in atto nel quartiere senza che ci sia, a parere dei presenti, una adeguata contromisura da parte delle Forze dell'Ordine.

Le cittadine aggredite hanno poi annunciato che sporgeranno denuncia per l'aggressione subita e tutti i presenti hanno garantito il pieno appoggio. In sostanza, residenti e commercianti rivogliono il loro quartiere eliminando tutte quegli abusivismi che sono all'origine del malcontento generale.

C'è persino chi ha detto che gli amici non vanno più a far loro visita perchè hanno paura di essere aggrediti.

In ogni caso la gente ha deciso di intraprendere iniziative pacifiche per sollecitare l'attenzione delle Istituzioni centrali visto che quelle locali hanno fatto poco o niente.

Riportiamo integralmente il documento scaturito dalla protesta che sarà trasmesso al Questore:

 " Negli ultimi sabati assistiamo al Balon alle reiterate manifestazioni dei cosiddetti squatter. Le Forze dell'Ordine, Vigili e Polizia non intervengono e anzi ci assicurano che tali manifestazioni sono autorizzate. Pertanto richiediamo al Signor Questore di poter manifestare tutti i lunedì di fronte al Municipio con il seguente programma: grigliate di carne e pesce con fritti misti; distribuzione di bottiglie di birra in vetro (come da ordinanza del Balon), distribuzione di hashish, cannabis e affini, concerti vari con sterpiti assortiti e rulli di tamburo, caroselli di cani di grossa taglia liberi senza museruola e paletta, eventuale corteo fin sotto alla casa del Signor Sindaco (P. Vittorio) per svuotamento vesciche. Tutte codeste cose vengono regolarmente permesse davanti alle nostre case ed alle nostre attività commerciali; quindi non crediamo ci siano particolari problemi affinchè vengano concesse pure a noi davanti al Comune di Torino. Con i migliori ossequi".

Una lettera forte che rispecchia lo stato d'animo della gente di Borgo Dora, esasperata dal veder compromessa l'attività commerciale proprio al sabato, giorno in cui si registra il maggior flusso di cittadini.

Ma anche la sicurezza di tutti i giorni e di tutte le sere: molti rinunciano ad uscire per il timore di fare brutti incontri e dover affrontare la presenza di gente alticcia che seduta sugli scalini impedisce di rientrare in casa.

Da tutto ciò traspare che si tratta di un malcontento generale e non di una distriba fra residenti e commercianti come qualcuno vorrebbe far trasparire per sviare  dal vero problema.

 Dopo le lenzuola appese ai balconi con su scritto "Basta Degrado" ora la protesta scende necessariamente per strada; c'è la speranza, è stato detto in chiusura, che le Istituzioni prendano atto di ciò che veramente accade nel quartiere ed intervengano decisamente prima che succeda qualcosa di grave.

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Articolo pubblicato il 29/03/2011