Alessandria - Il Palazzo Monferrato ospita il grande patrimonio artistico figurativo tra Gotico e Rinascimento dell’Alessandrino

Una ricca esposizione di statue lignee policrome, a confronto con tavole dipinte e oggetti di oreficeria

La Camera di Commercio  di Alessandria e la Città di Alessandria  hanno  elaborato un ricco programma  per dare il via ai festeggiamenti per gli 850 anni di fondazione della Città, uno di questi appuntamenti è la  meravigliosa mostra in svolgimento negli ambienti di Palazzo Monferrato fino al 5 maggio 2019: “Alessandria scolpita  1450-1535. Sentimenti e passioni tra Gotico e Rinascimento”.

Il curatore dell’evento è il professor Fulvio Cervini (Ordinario di Storia dell’Arte Medievale dell’Università di Firenze), coadiuvato da un comitato scientifico formato da una quindicina di  studiosi i quali con  approfonditi saggi, schede sugli oggetti esposti, è stato realizzato un corposo catalogo che accompagna la mostra. Il volume  è stato pubblicato dalla casa editrice genovese  Sagep Editori( pp.343 illustrazioni colori € 35.00), infine il raffinato e sontuoso progetto di allestimento della mostra è realizzato dall’architetto Giancarlo Lombardi di Firenze, coadiuvato  da Giorgio Annone(LineLab Alessandria) per la parte grafica.

“ Non è proprio facile raccogliere in una sola mostra tanti capolavori – scrive Monsignor Guido Gallese vescovo della Diocesi di Alessandria nell’apertura del suo saluto istituzionale affidato al volume della mostra- che segnano il passare dal tempo fra il periodo Gotico e quello Rinascimentale …..”.

Questo complesso progetto espositivo è stato realizzato attraverso una stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria Asti e Cuneo, nonché delle Diocesi di Alessandria, Acqui Terme, Asti, Casale Monferrato, Mondovì, Tortona e dell’Arcidiocesi di Genova.

Si è avvalsa anche del sostegno della Regione Piemonte, della Consulta per i Beni Culturali dell’Alessandrino, delle due fondazioni della Cassa Risparmio di Alessandria e della Cassa Risparmio di Asti, con il patrocinio della Provincia di Alessandria, Alexala, Associazione Abilitando. Il progetto ha ottenuta lo  sponsor di aziende private,  tra cui  quelle del Gruppo AMAG, la Guala Dispensing , l’Hotel Londra di Alessandria, e la Creval Spa.  

GianPaolo Coscia (Presidente Camera Commercio di Alessandria scrive:

La mostra ha un evidente rilievo scientifico, ma questo non riduce, anzi moltiplica, anche il suo valore di promozione turistica: perché rimaniamo convinti che il  modo più efficace per far conoscere questo territorio sia proprio quello di raccontare il valore culturale”.

Le opere esposte si pongono l’obbiettivo di valorizzare gli anni di dominio degli Sforza  sulla città quando Alessandria era un’importante snodo e un naturale corridoio culturale tra Milano e  Genova raccontando una storia dimenticata o dissimulata che proietta Alessandria e il suo territorio in una dimensione extra regionale. Pier Angelo Taverna, Presidente  Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, conferma:

“La mostra è un occasione per divulgare e approfondire un capitolo meno conosciuto della nostra storia dell’arte, per indagare un periodo tra il Quattro e il Cinquecento , che ha visto Alessandria al centro di un ricco fermento culturale di cui, nel tempo, si erano perse le tracce”.

Il percorso espositivo si  apre con una preziosa “Vergine orante”  provenienti da Pozzo Formigaro, opera del tardo Trecento e si  sviluppa in tre ampie sezioni.

La prima sezione tratta con magnificenza spettacolarità sequenza i crocifissi dolorosi con il titolo “Il senso della natura alla frontiera del gotico”, una modalità intensa ed elegante intenta di rappresentare le passioni, ben espressa nei crocifissi liguri- piemontesi di Bosco Marengo e di Priero, nello sconosciuto (quasi) Cristo deposto di Ozzano o ancora nei deliziosi Angeli del Santuario della Verna in provincia di Arezzo, usciti da una bottega del Piemonte meridionale: questo linguaggio si ammorbidisce dopo la metà del secolo grazie alla cultura tardogotica lombarda.

La seconda sezione evidenzia il passaggio verso opere con una forma più strutturata, che si manifesta verso la fine del secolo  i capisaldi di questo percorso sono il Compianto di Castellazzo (dedicata un’intera sala).

La terza sezione, racconta la coltivazione di una nuova capacità di rappresentare tensioni e sentimenti legata alla cultura leonardesca di cui è interprete in particolare  modo, Giovanni Angelo del  Maino con la sua bottega. Una rivoluzione linguistica che trova fertile terreno nell’alessandrino, dove si sviluppa un linguaggio originale, fortemente ispirato alla bottega del Maino, che ha il suo vertice nel “Compianto di Serravalle”.

Accanto ad alcune opere importanti di questo grande  artista e della sua bottega, come le figure superstiti di una pala di Ponzone o la Madonna del Parto in San Dalmazzo ad Alessandria. Un rilievo ligneo, un tempo montato sulla macchina d’altare progettata da Giorgio Vasari per Santa Croce  a Bosco Marengo,  chiude idealmente questo periodo, e si apre verso nuove modalità espressive; questo  oggetto esposto mancava da troppi anni da Alessandria. Infine,alcune cartografie storiche guideranno il visitatore nella lettura corretta  dell’organizzazione del territorio in età sforzesca.    

Il Professor Gianfranco Cuttica di Revigliasco, Sindaco e Presidente del Comitato Promotore Alessandria 850, scrive nel saluto del catalogo:

E’segno questo, di un percorso di grande rispetto per il patrimonio storico artistico della città, la quale deve sapersi ordinare e riorganizzare la propria offerta culturale, saper riorganizzare spazi e luoghi contraddistinti da funzioni specifiche, ed infine deve procedere sempre più sicura verso la connotazione di città universitaria”.

“L’occasione offerta da questa mostra è anche quella di delineare  un quadro - dice Egle Micheletto, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Alessandria, Asti e Cuneo - dei principali interventi conservativi attuati su opere d’arte mobili del periodo considerato - è cioè quelli a cavallo del XV e XVI secolo- dagli anni cinquanta del secolo scorso ad oggi, con particolare riguardo agli ambiti alessandrino e astigiano”.

Una mostra da vedere per renderci conto che Alessandria è bella e conserva opere d’arte di  raffinatezza  e rara importanza.  

Al Palazzo Madama di Torino Venerdì 15 marzo 2019 alle ore 17.00 si terrà una conferenza:”Sentimenti e passioni tra Gotico e Rinascimento: intorno alla mostra Alessandria scolpita”. Interverranno il curatore della Mostra il Professor Fulvio Cervini; Simone Baiocco (Conservatore di Palazzo Madama per le arti del Medioevo e del Rinascimento e Roberto Livraghi (Direttore di Palazzo del Monferrato di Alessandria).

 Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili senza prenotazione.

 Descrizione fotografie:

Foto copertina catalogo

Foto 1  Calice del Vescovo Marco De’ Capitani ( tesoro della Cattedrale di San Pietro Alessandria)

Foto 2 Scultore alessandrino (?)  “Compianto sul corpo di Cristo” Castellazzo Bormida (Alessandria),oratorio di Santa Maria della Pietà

Foto 3 Maestro di Trognano (Giovanni Pietro De Donati?)  “Adorazione del Bambino”. Alessandria Pinacoteca Civica ( proveniente da Trino Vercellese)

Foto 4 Gandolfino da Roreto “Madonna in trono col Bambino tra i santi Pietro e Dalmazzo, l’Annunciazione e il padre Eterno Benedicente”. Quargnento (Alessandria), parrocchiale di San Dalmazzo

Foto 5 Bottega Orafa lombarda “Croce astile”, Giarole (Alessandria), chiesa parrocchiale di san Pietro Apostolo 

Foto 6 Scultore alessandrino (ambito di Giovanni Angelo Del Maino) “Compianto sul corpo di Cristo” Seravalle Scrivia (Alessandria),Oratorio dei Bianchi

Foto 7 Giovanni Angelo Del Maino “Madonna con il Bambino” (Madonna del Parto), Alessandria, chiesa dei Santi Sebastiano e Dalmazzo

Foto 8 Plastificatore lombardo, “Compianto” Alessandria Santa Maria di Castello

Palazzo Monferrato  Via San Lorenzo 21  “Alessandria Scolpita” Orario di visita: dal martedì al venerdì  16.00-19.00 Sabato e Domenica 10.00-13.00; 16.00-19.00. Biglietti intero € 5.00, ridotto € 3.00. Tel. 0131. 313400

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Articolo pubblicato il 08/03/2019