Presentate due proposte di Legge da parte del Consigliere Regionale Alfredo Monaco
Sull’utilità o meno della realizzazione del TAV siamo giunti ai ferri corti trai due partiti che compongono il governo. Forse queste giornate saranno decisive, a meno che l’italico rinvio, trovi altre modalità dilatorie.
Nelle more di quest’annoso problema, ieri nella sede del Consiglio Regionale del Piemonte, il consigliere Alfredo Monaco ha presentato due proposte di Legge:
Le due proposte , sottoscritte e presentate dal Consigliere, sono finalizzate a ridisegnare la "governance" gestionale nei territori coinvolti da grandi opere (TAV nel caso specifico), con la volontà di istituire uno specifico fondo atto a finanziare la tutela ambientale, il sostegno alle imprese e le start up innovative. Il progetto che coinvolge il nuovo asse ferroviario tra Italia e Francia, ovvero il collegamento tra Torino e Lione, continua ad essere al centro del dibattito pubblico e politico. Si parla e si scrive di TAV da quasi trent’anni e i lavori relativi alla nuova linea sono iniziati da almeno dieci anni. Le questioni più rilevanti su cui si discute riguardano l’impatto del TAV sull’ambiente e sul paesaggio, nonché le conseguenze della realizzazione nei confronti delle comunità locali.
La costruzione di grandi infrastrutture coinvolge infatti il contesto territoriale in maniera significativa sotto il profilo socio-economico ed ambientale.
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“Per la realizzazione – continua Monaco - sì immagina di costituire un apposito fondo, con
Consigliere Monaco, quali obiettivi si prefigge?
“Le sopracitate due proposte di legge hanno quindi l’obiettivo di sostenere i territori interessati dalla realizzazione della nuova linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione, intervenendo in modo che la realizzazione dell’opera possa essere vantaggiosa per le collettività territoriali e, conseguentemente, limitarne gli impatti negativi.”
“Ad abundantiam, continua Monaco, si precisa che
Quali oneri saranno a carico dello Stato?
“Più precisamente, ribadisce il consigliere Monaco, si prevede che lo Stato, per tutto il periodo di realizzazione delle opere poste in essere per l’esecuzione del nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione, nonché per i quindici anni successivi alla completa realizzazione dello stesso, trasferisca ai comuni dei territori interessati dal TAV, oltre alle risorse che riguardano una compartecipazione delle regioni a statuto ordinario all’IVA (di cui all'articolo 2 del d. lgs. 18 febbraio 2000, n. 56), una percentuale delle entrate tributarie erariali riscosse nei rispettivi territori, corrispondente ad una quota non inferiore al 10% del gettito IVA a cui si aggiunge una quota non inferiore al 10% del gettito IRPEF. La proposta stabilisce inoltre che lo Stato, previa intesa con
Per quanto concerne la regione Piemonte?
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Quali potranno essere le altre incombenze del coordinamento?
“Il Coordinamento, sostiene il Consigliere, avrà inoltre la responsabilità di: adottare specifiche forme di promozione economica e sociale a favore delle comunità territoriali in cui sono posti in essere o programmati gli interventi del TAV, nonché di vigilare sugli impatti ambientali delle opere; sviluppare progetti volti a ridurre l'impatto ambientale delle opere e a porre in essere specifiche azioni per la migliore gestione del territorio e le relative bonifiche da agenti inquinanti, nonché a promuovere la riapertura economica del territorio attraverso la valorizzazione delle attività imprenditoriali già presenti e il sostegno alla creazione delle start-up innovative; vigilare sullo svolgimento delle attività tecniche e amministrative connesse o comunque collegate alle opere relative al TAV; promuovere e coordinare, negli ambiti tematici di intervento individuati dall’articolo 9 della l.r. 4/2011, le iniziative popolari e degli enti locali, fornendo consulenza ai proponenti. Tutte le attività e i progetti del Coordinamento. Conclude il consigliere regionale Monaco, saranno trasmessi al Consiglio Regionale che ne verificherà la coerenza con le strategie e con le attività poste in essere dagli altri organi di gestione (tra il comitato di pilotaggio e gli enti locali interessati, le associazioni e i soggetti portatori di interessi specifici) e li discuterà nel termine di trenta giorni dal ricevimento per poi trasmetterli alla Giunta regionale per l’adozione.”
Per il momento, attenzione incollata su Palazzo Chigi!
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Articolo pubblicato il 08/03/2019