L’Open Data decolla grazie alla Regione Piemonte

La Regione Piemonte mette a disposizione molti dati della Pubblica Amministrazione attraverso il proprio portale dell’Open Data

Con il termine inglese Open Data ci si riferisce alla pratica di rendere accessibili alcune tipologie di dati a tutti, senza restrizioni di copyright o brevetti.

 

Tale filosofia risulta utile soprattutto per i dati della Pubblica Amministrazione che di solito, a meno che non decida di pubblicarne il contenuto attraverso il Web o la carta stampata, non mette a disposizione qualsiasi dato legato normalmente a informazioni statistiche (flussi turistici, formazione professionale, censimenti, …), benché questi dati potrebbero essere molto utili per i cittadini e per gli organi di informazione al fine di dare una panoramica di come si evolvono regioni e province.

 

Allo stato attuale quello dell’open data è un settore che in Italia non sembra decollare, tralasciando così la grande opportunità, e di costo sicuramente contenuto, di mettere a dispozione i dati “nudi e crudi” attraverso i portali della Pubblica Amministrazione.

 

Nel Maggio del 2010 la Regione Piemonte ha realizzato il proprio portale relativo all’Open Data, fruibile al link http://www.dati.piemonte.it/ , dove è possibile scaricare molti dati importabili su un qualsiasi foglio elettronico e poter così avere un’idea di come funzioni il nostro territorio.

 

Il patrimonio informativo della Pubblica Amministrazione piemontese si compone di 1300 basi dati alfanumeriche e 160 basi dati statistiche. Attraverso questo portale della Regione Piemonte al momento ne sono state messe a disposizione dei cittadini 242 che sino ad ora hanno visto effettuare più di 5000 scarichi dal portale.

 

Tra i dati disponibili si posso trovare informazioni su viabilità, agricoltura, formazione, turismo, commercio e molto altro ancora.

 

Il tutto è basato sulla Direttiva 2003/98/CE del Parlamento Europeo che definisce i dati pubblici come “un'importante materia prima per i prodotti e i servizi imperniati sui contenuti digitali”

 

La Regione Piemonte ha recepito gli indirizzi della Direttiva Europea e nel 2009 ha stilato le linee guida (http://www.dati.piemonte.it/images/pdf/dgr31-11679.pdf ) per il riuso dei dati e il modello di licenza standard per fornirli. 

 

 

 

Tenendo conto che ad oggi il 70% delle famiglie torinesi possiede un PC e che una famiglia torinese su due utilizza internet, ecco che l’accessibilità dei dati “aperti” a tutti rappresenta una grande innovazione che in Italia, al momento, solo la Regione Piemonte offre in maniera così efficiente e completa, a differenza di altre regioni in cui il portale dell’open data o non esiste o riguarda solo alcuni ambiti.

 

Marco Pinzuti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 28/03/2011