Torino - Guido Mannini e le sue "Metamorphosis" alla Galleria S.S. Annunziata

Accanto alle nuove creazioni astratte un “cenno” agli antichi incancellabili amori per il deserto

Venerdì 8 marzo 2019 alle ore 10,30 le “Metamorphosis” di Guido Mannini tornano alla Galleria S.S.Annunziata  di via Po 45 con la rassegna delle nuove creazioni astratte ed un “cenno” agli antichi incancellabili amori per il deserto. 

Ed a tale proposito, ricordiamo come Barbara Colombino, critica e grande estimatrice dell’artista che oggi vive in Portogallo, ha descritto “L’astratto di Guido Mannini” nella visita allo studio che risale a pochi giorni or sono:

"Da quando è scaturita la Metamorphosis nell'artista - già apprezzato esecutore di moltissime Copie d'Autore e di Deserti ai quali sa donare delicatezza, vibrazione e voce oltre a luce ineguagliabile – è un continuo sperimentare e divertire le tele e gli originali supporti tondi come il mondo.

A distanza di un anno si nota una crescita esponenziale nell'osare mix di sfumature e fluidità inconsuete, che portano l'osservatore ad essere toccato nel profondo da morbidezze e asperità nel tratto e nell'effetto, sicuramente mai lasciato al caso ma fortemente voluto e quindi studiato con una tecnica estremamente originale.

Oggi Mannini i colori li "governa, possiede, comanda"...li fa vivere, danzare, schizzare, unire e pulsare: è magica magia di esperto e moderno alchimista!

Esporre una "Metamorfosi" di Guido Mannini in casa è rendere una parete immediatamente impattante ed importante ma anche una gioia per gli occhi ad ogni sguardo...gioia che attraverso le vibrazioni, con i colori stessi scende e "cola" fin nel profondo dell'animo, se si è pronti ad accoglierla.

Sono colori...che sono vita!

E a noi piace tantissimo così il mondo: vivo vivido e vitale!

E Mannini è anche questo”.

La mostra chiuderà i battenti giovedì 14 marzo; un’occasione da non perdere per incontrare Guido Mannini, l’artista che sa spaziare nel cosmo come pure fra le dune del deserto donando quelle forti emozioni che Egli stesso ha vissuto nell’amorosa realizzazione delle Sue “creature”.

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 06/03/2019