Eutelia: dopo il danno la beffa
Ivo Oberta e Giulio Basile

Condannati a tre mesi di carcere convertibili in 7.600 Euro per aver presidiato e difeso il posto di lavoro

"Dodici colleghi condannati al carcere o in alternativa ad una sanzione pecuniaria e tutto per aver cercato di difendere il diritto al lavoro".

Questo l'amaro sfogo di Giulio Basile e Ivo Oberta sulla vicenda legata al caso Eutelia, ex Olivetti, coloro che come tanti colleghi stanno difendendo il loro posto di lavoro, coloro che hanno presidiato per due anni le sedi in tutta Italia nell'intento di richiamare l'attenzione della gente e delle istituzioni in difesa dei diritti di ogni lavoratore.

Basile ha poi voluto ricordare un grave episodio legato alla vicenda:

" A Roma Samuele Landi fece irruzione con il coltello fra i denti dichiarandosi persino poliziotto insieme con i suoi colleghi per cacciare fuori i lavoratori; ebbene, loro sono stati condannati per aver fornito false generalità a neanche cento euro di multa mentre a dodici nostri colleghi che erano al presidio sono state appioppate la sanzioni che abbiamo detto.

Una cosa veramente deplorevole che lascia ancor più l'amaro in bocca visto oltre tutto che Landi risulta latitante a Dubai; Basile ha proseguito:

" Questa è per noi una forte intimidazione nei confronti dei lavoratori che non possono nemmeno più dimostrare per difendere il posto di lavoro senza il timore di incorrere in pesanti sanzioni penali ed amministrative.

 Possiamo dire che il nostro caso è stato seguito con attenzione dall'Onorevole Di Pietro il quale ci ha aiutato a fare tutte le denunce alla Procura della Repubblica e se oggi siamo commissariati lo dobbiamo anche a lui". 

Oberta ha precisato :

"La cosa grottesca  sta nel fatto che il gruppo vanta un credito di 20 milioni di euro bloccati da un fermo amministrativo. Un problema enorme perchè quest'azienda necessita di liquidità; noi ce la stiamo mettendo tutta per risalire la china ma non andiamo avanti perchè rischiamo di essere affossati soprattutto dai crediti che vantiamo contro lo Stato".

 Basile ha concluso affermando:

"Se noi non portiamo a casa questa vittoria  nessun lavoratore si sognerà più di lottare; per due anni le abbiamo tentate tutte, abbiamo fatto qualcosa di incredibile".

Oberta ha chiuso dicendo:

" La cosa vergognosa è che questi personaggi hanno rubato e rovinato l'azienda dilapidando una realtà storica nazionale che si chiamava Olivetti fatta di gente con una grande professionalità oggi svanita nel nulla".

Basile ha concluso :

" I tempi dello Stato per quanto riguarda i pagamenti ci hanno messo in ginocchio e non vorrei che ci fosse a monte un disegno ben preciso per far fallire questa azienda perchè ci sono 13.000 chilometri di fibra ottica che interessano qualcuno che potrebbe essere in conflitto d'interesse. Questa è una nazione in perenne conflitto di interessi da parte di qualcuno". 

Al di là delle considerazioni di parte, peraltro legittime, ci sentiamo di voler spezzare una lancia a favore di tutti coloro che, a causa delle lentezze burocratiche statali, vivono momenti di grande preoccupazione per sè e per le loro famiglie.

Qualcosa, almeno qui in Piemonte, si intravede all'orizzonte in merito allo sveltimento delle pratiche amministrative perchè non è giusto che il lavoratore, dopo aver dato la propria operatività professionale, debba subire le lentezze di un apparato obsoleto e vetusto che rischia di compromettere la sopravvivenza di tantissime realtà aziendali.

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Articolo pubblicato il 26/03/2011