Torino - Proposta indecente
Adriana Romeo

A proposito del Barattolo che mercato non é ……..

Leggendo la proposta della Circoscrizione 7 alla Sindaca, di bloccare il trasloco del Barattolo, (peraltro bloccato di fatto da 5 settimane) liberando l’area di San Pietro in Vincoli e delimitando l’area di Canale dei Molassi dal cancello di via Andreis al cancello di strada del Fortino e qui collocare l’attività di ben 180 operatori, ci riporta indietro nel tempo e ci rievoca una soluzione che non è soltanto un fallimento annunciato ma non è neppure nuova. 

Possiamo altresì dire che da parte della Circoscrizione 7 ci è stato sempre contrapposto un ascolto disinteressato, se non un atteggiamento di sufficienza tendente ad allontanare costantemente la necessità di intervenire con decisione un fenomeno che a quasi un mese e mezzo dalla delibera è diventato oramai ridicolmente una tragedia pubblica.

Quindi, la proposta della Circoscrizione non è esattamente una novità e presenta scarsissime probabilità di successo, non è controllabile ed è destinata a creare ulteriori tensioni sociali, inoltre è inutile e quasi offensiva e ci costringe a ribadire che tutto ciò è già accaduto ai tempi dell’Amministrazione Fassino, con l’emissione della delibera della giunta comunale del 26 febbraio 2013 (meccanografico n. 2013 0087/070) che disponeva l’attività dell’allora mercato di libero scambio esclusivamente in Canale dei Molassi.

 

Tale azione venne immediatamente da noi denunciata quale epilogo prevedibile di uno scellerato progetto senza capo né coda, infatti la delibera non soltanto non venne rispettata ma creò ulteriore degrado e tensione con i residenti di  San Pietro in Vincoli, il cui parcheggio venne letteralmente invaso dagli abusivi al punto che da lì a qualche mese ci fu un ulteriore cambio di rotta del Comune che riassegnò nuovamente, e per intero il parcheggio, di San Pietro in Vincoli al concessionario, tale disposizione diede vita ad una commistione di abusivi e di aventi diritto all’accesso del mercato di libero scambio.

 

Riteniamo che prima di buttare a casaccio il numero degli stalli, sarebbe opportuno ragionare su una questione che pare non interessare nessuno ma che è di importanza fondamentale e su cui vale la pena di insistere: le precarie condizioni di sicurezza dell’attività del Barattolo in Canale dei Molassi.

 

La sentenza del T.A.R., emessa il 9 maggio 2018 N. 00552/2018 a seguito del ricorso presentato da alcuni residenti in San Pietro in Vincoli, attesta “L’estraneità del fenomeno alla disciplina del commercio”, e Il punto 2 della sentenza recita che “non sia pertinente l’invocazione della disciplina del commercio, per la strutturale estraneità della stessa al fenomeno regolato”.

E’ evidente che tale sentenza attesta che il mercato di libero scambio o barattolo che sia, non è un mercato e quindi è un evento sottoposto ai dettami della Circolare Gabrielli che dispone gli aspetti dei servizi di ordine e di sicurezza pubblica nella gestione delle pubbliche manifestazioni e previene gli aspetti che possono compromettere le condizioni di sicurezza.

Ogni volta che l’Assessore Giusta risponde in sala rossa alle diverse interpellanze aventi come oggetto la sicurezza in Canale dei Molassi, ci ricorda con la solita cantilena, che il concessionario ha adempiuto ai suoi obblighi attraverso la presentazione del DUVRI, del Piano di Primo Soccorso e del Piano di Emergenza e di Evacuazione, tuttavia questi obblighi non sostituiscono gli adempimenti previsti dalla Circolare Gabrielli.

Il DUVRI si limita all’obbligo del datore di lavoro in materia di sicurezza del lavoro; riguarda l’insieme delle misure preventive e protettive che questi deve adottare per gestire al meglio la sicurezza dei lavoratori, evitare o ridurre al minimo possibile l'esposizione dei lavoratori ai rischi connessi all'attività lavorativa, quindi tale obbligo copre i pochi dipendenti dell’associazione e non copre tutti gli operatori e meno ancora protegge gli avventori.

Il Piano di Primo Soccorso contiene l’insieme dei provvedimenti adottati e delle azioni volte a garantire agli infortunati il primo soccorso e attivare gli interventi di primo soccorso.  

Il Piano di Emergenza e di Evacuazione viene elaborato dal datore di lavoro in collaborazione con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) e tiene conto del tipo di struttura, di attività, della squadra di emergenza, controlla e fa osservare le norme di sicurezza e di prevenzione incendi nei luoghi di lavoro.

La Circolare Gabrielli  prevede il monitoraggio dei sovraffollamenti e dei percorsi separati degli accessi, il deflusso del pubblico, l’indicazione dei varchi,  i piani di emergenza e di evacuazione, l’approntamento dei mezzi antincendio,  l’indicazione delle vie di fuga e la capacità di allontanamento in forma ordinata, gli spazi di soccorso per la sosta e la manovra dei mezzi, un adeguato numero di operatori tutti appositamente formati con compiti di accoglienza, instradamento, la regolamentazione dei flussi anche in caso di evacuazione, osservazione ed assistenza del pubblico, attenti servizi di vigilanza ed osservazione, anche a largo raggio, presso le aree e gli itinerari di interesse.

Si evince quindi, come più volte è stato evidenziato, che in tema di sicurezza  l’attività del Barattolo, soprattutto in Canale dei Molassi, non rispettano gli adempimenti della Circolare Gabrielli e non è in grado di affrontare le situazioni di emergenza.

Un intero territorio sta chiedendo a tutti gli attori istituzionali di lavorare per una veste consona, dignitosa e vivibile, senza piegare l’intelligenza di ognuno di noi a trasandati progetti fallimentari: le aree di Canale dei Molassi e San Pietro in Vincoli debbono essere sgomberate e restituite alla vivibilità dei cittadini.

 

Di settimana in settimana si sta permettendo che il territorio risulti invaso da ogni forma di illegalità; manifestare l’inettitudine di un controllo inesistente non fa che consentire sempre maggiori azioni illegali a partire dall’aumento esponenziale degli stalli.

 

Gli interventi urgenti che chiediamo non possono più attendere, anzi il tempo è scaduto, i cittadini sono al limite della sopportazione e abbiamo serie ragioni per essere molto preoccupati di un’evoluzione esplosiva per questa situazione oramai e sempre di più fuori controllo.

 

E’ stato emesso un provvedimento: la delibera di spostamento del Barattolo del 27 dicembre 2018, e mentre viene letteralmente ignorata da oltre un migliaio di abusivi e dalle Istituzioni cittadine, un intero territorio ne reclama a gran voce il suo rispetto e ne invoca la sua applicazione.

 

Adriana Romeo - Presidente Associazioni e Comitati Riuniti di Porta Palazzo.

 

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Articolo pubblicato il 22/02/2019