Trento - Una scultura del Trecento di scuola veronese in mostra al castello del Buonconsiglio

L’opera è nota anche come Madonna della Rosa, l’autore della dell’opera è tutt’ora ignoto

La scultura “Madonna in Blu”, restaurata di recente in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Culturali di Trento è pronta per essere ammirata nel nuovo percorso di allestimento museale del castello del Buonconsiglio fino al 24 febbraio 2019.

La mostra  “Madonna in Blu” viene curata da   Luciana Giacomelli (foto locandina) ed è legato al contesto storico del  soppresso convento dei padri agostiniani di san Marco in Trento. L’aspetto stilistico della scultura  la riconduce a quella che fu una delle più grandi stagioni dell’arte veronese, cioè quella della scultura trecentesca definitivamente consacrata ai più alti livelli da Pietro Toesca, che nel 1951 scriveva :”Non hanno queste figure riscontro né tra le campionesi, né tra le veneziane”.

Si tratta di una scultura fortemente cromatica e materica che si manifesta attraverso il concetto tradizionale di massa e volume, il viso sembra accennare un sorriso,perfettamente  in linea con lo stile della scultura veronese del tempo. La Madonna è raffigurata in posizione frontale, assisa in trono e coronata.  

Il retro è bocciardato e sgrossato sommariamente a suggerire  che la scultura dovesse essere incassata o addossata ad una parete o una nicchia, molto probabilmente collocata  su un altare; la figura della Vergine è avvolta in un ampio manto blu che le ricopre  anche i piedi calzati e mostra, ad avvenuto restauro, la preziosa decorazione ad oro dipinta sul tessuto. Anche il Bambino indossa una lunga veste che lascia parzialmente scoperti i piedi. La qualità esecutiva è decisamente alta, esprime eleganza e raffinatezza.

Le informazioni e i documenti del tempo non forniscono gli autori dell’esecuzione dell’opera, quindi l’autore della realizzazione e  tutt’oggi ignoto.

Questa iniziativa  darà inizio anche ad un ciclo di presentazioni di opere minori conservate presso il  Museo e poco indagate e conosciute,  ognuna  verrà accompagnata da un volume. La nuova collana denominata”Cammei” ,  e il primo “cammeo”  è dedicato  proprio alla Madonna in Blu dove sono proposti  saggi di Luciana Giacomelli, Laura Dal Prà, Sara Tamanini, Stefano Volpin, Marta Albertini, Francesca Raffaelli, Vittorio Rioda e Sara dell’Antonio.

Sempre al Castello del Buonconsiglio di Trento sono ancora visitabili fino al 24 febbraio 2019 le seguenti mostre che abbiamo trattato precedentemente:

Martedì 1 gennaio:“Sotto il cielo d’Egitto. Un capolavoro ritrovato di Francesco Hayez”.

Sabato 26 gennaio:“Di Terra e di Fuoco. Il San Sebastiano di Andrea Riccio”.

Orario dal Martedì alla Domenica 9.30-17.00. Lunedì chiuso. Informazioni Tel: +39 0461 233770 Fax + 39 0461. 239497

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 18/02/2019