Torino. Torna la “Cosa Bianca: Cristiani e Popolari, ora l’Unità

L’esortazione del cardinale Poletto all’impegno pubblico dei Cattolici

Anche in Piemonte, come già in altre regioni d’Italia, nel centesimo anniversario dell’appello ai “Liberi e Forti di Luigi Sturzo, sono tornati ieri a riunirsi ex esponenti delle Democrazia Cristiana, in primis Mauro Carmagnola, Giorgio Merlo ed Alberto Chiara, e altri che, nonostante la diaspora hanno sempre coltivato in animo l’unità dei cattolici in politica. E’ stato inizialmente un revaival critico sulle fasi trionfanti della DC, da De Gasperi a Martinazzoli, sino alla stagione di tangentopoli che ha sfasciato tutti i partiti democratici eccetto gli eredi del Partito Comunista. (chissà perché).

Poi, con la seconda repubblica, forse per assecondare personalismi o sete di potere, c’è stata a livello nazionale e locale, la divisione degli ex democristiani tra i due schieramenti.

Il consuntivo è stato deludente. Nessun esponente cattolico, proveniente dalla vecchia DC, ha ottenuto incarichi di rilievo ed è riuscito, nella compagine di riferimento, ad impedire l’approvazione di leggi liberticide in contrasto con la morale cattolica ed il Bene Comune.

Nelle ultime vicende che hanno portato all’elezione del segretario regionale del PD, si è consumata una lotta fratricida tra cattodem, a prescindere da ogni logica che conduca all’elevazione della Politica.

Quindi, pagina da archiviare con evidenti disappunti. Il modello per il prossimo futuro non mira a ripercorrere le vicende del partito Stato, ma si rifà al Partito Popolare di Sturzo, all’appello ai “Liberi e Forti”.

Partito che nel 1919 coinvolgeva tutte le categorie sociali, pur essendo minoritario. Sotto il pungolo del raggiungimento del Bene Comune, puntava all’Autonomia Amministrativa, contro lo Stato accentratore e lo statalismo, per stimolare l’impegno di tutti, dagli imprenditori ai lavoratori dipendenti.

Ora pare giunto il momento della rivalsa e dell’unione verso una direzione compatibile con l’affermazione dei propri valori.

Già ieri a Rivoli gli esponenti dello scudo crociato hanno presentato il candidato sindaco di centro destra, Andrea Tragaioli, con la partecipazione di “Rivoli nel cuore” Democrazia Cristiana, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega.

C’è quindi una presa di posizione concreta e una presenza fattiva per le elezioni amministrative in un importante città della provincia, nello schieramento del centrodestra, mentre, come affermano  i dirigenti della nuova DC, si sta lavorando nella medesima direzione per la regione Piemonte.

Ma a prescindere dalla pur importanti vicende amministrative e regionali è ai principi che si deve risalire per qualificare il percorso da compiere. In tale ambito è risultata determinante la presenza, al consesso di Torino,  del cardinale Severino Poletto, arcivescovo emerito di Torino.

Il Presule ha svolto una prolusione che analizzando gli atti del Concilio ecumenico Vaticano secondo , ha riaffermato l’importanza della presenza dei cattolici organizzati all’interno delle istituzioni elettive, per difendere il pluralismo ed i valori riconducibili alla Persona ed alla tutela del Bene Comune.

In un accorato appello, il Cardinale Poletto ha affermato  “Svegliatevi, non c’è più tempo, agite al più presto. Alle prossime politiche sarà troppo tardi, dovete cominciare subito a far vedere che una luce si accende, non importa quanto piccola”. Per poi proseguire “Nessuna deriva confessionale: costruite un soggetto politico laico, se non un partito almeno un manifesto programmatico per chi come noi crede che è ora di voltare pagina. Poletto ha concluso ribadendo “Abbiamo delle responsabilità, a partire dalla colpevole afonia dei cattolici negli ultimi anni”.

Appello forte e condiviso dal numeroso pubblico. Vedremo le prossime mosse.

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Articolo pubblicato il 17/02/2019