La stampa estera parla di Torino
La Mole Antonelliana, simbolo della città

Per le celebrazioni dell'Unità d'Italia, la stampa straniera parla del capoluogo piemontese

L’avvio delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia ha fatto sì che in questi giorni la stampa internazionale abbia avuto un occhio di riguardo non solo per il nostro Paese, ma nella fattispecie per Torino e il Piemonte.

Questo ci fa parecchio onore poiché ci sembra di rivivere quanto era accaduto a Torino con le Olimpiadi invernali del 2006.

Uno dei giornali che si occupa maggiormente dell’Italia è El Paìs, il principale quotidiano spagnolo, dove troviamo l’interessante articolo “L’Italia cerca se stessa a Torino” del 16/03/2011 di Miguel Mora, attento corrispondente dall’Italia che tratta abitualmente le faccende nostrane.

http://www.elpais.com/articulo/cultura/Italia/busca/misma/Turin/elpepicul/20110316elpepicul_1/Tes

Viene ricordato che Torino fu la prima capitale d’Italia e che per l’occasione ha ripreso il suo spirito liberale, ordinato, laico e aperto all’integrazione.

Si racconta di come a Torino venne elaborata la prima costituzione subalpina del 1848 e del fatto che la città incorporò per la prima volta la libertà di stampa e di associazione portando così nella città 50.000 persone, la maggior parte dal sud, e creando lo spirito unitario.

Vengono poi elencate alcune delle mostre e dei musei che la città offre per l’anniversario: “Fare gli Italiani” alle OGR, il nuovo Museo dell’Automobile e la splendita mostra “La bella Italia” alla Venaria Reale, reggia che, per il nostro orgoglio, il giornalista definisce “grandeur turinesa”.

Un altro interessante articolo, sempre dalla Spagna, è quello del Diario di Ibiza “Torino, la capitale del Piemonte” del 07/03/2011

http://www.diariodeibiza.es/fin-semana/2011/03/07/planes/que-hacer/turin-la-capital-del-piamonte/14042.html

L’articolo viene innanzi tutto affiancato da un’enorme e splendida ripresa di Palazzo Madama. Poi già della prime righe si definisce Torino come “bella ciudad” del Piemonte che venne proclamata capitale nazionale del Regno d’Italia.

Si ricorda che già nel 1961, per il centenario, Torino venne visitata da 6 milioni di persone. Ora la città presenta "Esperienza Italia" un bouquet di attività artistiche e culturali (arte, qualità della vita, moda, gastronomia, …).

Non solo la Spagna parla del capoluogo piemontese. Un elenco di ciò che Torino presenterà per celebrare i 150 anni lo si trova sul sito d’arte brasiliano Historia Viva, in un approfondimento dal titolo “L’Italia celebra i 150 anni di unificazione” del 01/03/2011.

http://www2.uol.com.br/historiaviva/noticias/italia_celebra_150_anos_de_unificacao.html

Dopo un breve riassunto su come si sia arrivati all’Unità d’Italia, l’articolo sottolinea come in Piemonte, dove tutto ebbe inizio, si concentrino le principali attrattive per la commemorazione dei 150 anni di unificazione.

Non è da meno la stampa anglosassone con un articolo del The Guardian datato 12/03/2011 dal titolo “Torino, città dimenticata d’Italia”

http://www.guardian.co.uk/travel/2011/mar/12/turin-unification-italy-150th-anniversary

Anche in questo caso abbiamo una grande fotografia con l’interno del Caffè Torino di Piazza San Carlo.

Il giornalista fa giustamente notare come, purtroppo, negli ultimi 100 anni Torino sia stata considerata solo una città industriale del nord rispetto alle blasonate Venezia, Firenze, Roma e Napoli, ma che a partire dal 17 Marzo 2011 diventerà sede di Esperienza Italia.

A Torino i turisti potranno apprezzare questa città circondata dalle Alpi e con il suo centro storico ricco di sontuosi palazzi barocchi ed edifici “art nouveau”, oltre a un labirinto di portici con boutiques, moderni bar per un aperitivo e romantici ristoranti dove poter apprezzare la deliziosa cucina piemontese.

L’articolo prosegue con lo sponsorizzare al meglio le nuove zone della movida torinese a partire dal quadrilatero romano per poi deliziarsi con i classici Caffè Platti, la Pasticceria Abrate, la trattoria Pastis e le Cantine Barbaroux.

Per finire, con uno sguardo commemorativo anche fuori da Torino, è degno di nota l’articolo “Barolo brinda per il Risorgimento”, sempre de El Paìs datato 14/03/2011.

http://www.elpais.com/articulo/Tendencias/Barolo/brinda/Risorgimento/elpepitdc/20110314elpepitdc_1/Tes

Si inizia dicendo che il barolo è il vino più quotato d’Italia, quello che si esporta meglio e probabilmente il migliore, per poi parlare della piccola cittadina di Barolo e della sua fama per l’ottimo vino prodotto nella zona.

Per l’occasione i produttori di questo vino hanno messo in vendita un lotto speciale di 12 bottiglie che si è aggiudicato un Italiano per la somma di 4.000 euro.

L’articolo termina ricordando simpaticamente che l’Accademia del Barolo ha inviato al Presidente Napolitano una cassa di vino ponendo però una dura condizione: che non se lo beva.


Marco Pinzuti


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Articolo pubblicato il 22/03/2011