Libia, missili contro il bunker di Gheddafi

Missione compiuta per 6 caccia italiani, rientrati a base: soppresse difese aeree libiche

Un portavoce del governo francese ha detto di non avere informazioni sul fatto che civili siano rimasti uccisi negli attacchi sulla Libia.

FRANCIA, NESSUNA NOTIZIA DI VITTIME CIVILI - Un portavoce del governo francese ha detto di non avere informazioni sul fatto che civili siano rimasti uccisi negli attacchi sulla Libia.

LA RUSSA: NON POSSO DIRE SE TORNADO HANNO BOMBARDATO - "Tocca al comando militare rilevare se effettivamente" i Tornado italiani "hanno colpito l'obiettivo, non tocca a me e comunque non lo direi". Lo ha affermato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, facendo capire che nel corso della missione potrebbe anche essere stato non necessario utilizzare l'armamento di cui i caccia sono dotati. Il ministro - intervenendo a La telefonata di Maurizio Belpietro, su Canale 5 - ha spiegato che i Tornado italiani intervenuti ieri sulla Libia "sono di una tipologia che consente di colpire i radar, non hanno bombe dirompenti: hanno operato contro i radar e colpendoli se li avessero trovati accesi o non già distrutti. Tocca al comando militare rilevare se poi hanno colpito o no: non tocca a me e non sono notizie che comunque darei"

FRATTINI, RIPRISTINARE COLLABORAZIONE LEGA ARABA - "Confido che nelle prossime ore si ripristini un rapporto di collaborazione con la Lega Araba che per noi è assolutamente necessario". Lo ha detto questa mattina ai microfoni del Gr uno il ministro degli Esteri, Franco Frattini, commentando le critiche pervenute dal segretario generale della Lega Araba Amr Mussa all'interevento militare della coalizione internazionale in Libia. Per il titolare della Farnesina il disappunto di Mussa si riferisce, in particolare, "alle modalità della prima fase dell'attacco da parte francese, ma non ha rinnegato la decisione presa" della necessità di una no-fly zone sul paese di Gheddafi. Per il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, fa bene il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a dire che "non dobbiamo lasciarci intimidiré dal dal colonnello Muammar Gheddafi. Intervenendo questa mattina al Gr1 sull'azione militare della coalizione internazionale in Libia, Frattini ha osservato che le minacce di Gheddafi alla comunità occidentale, Italia inclusa, "non sono venute fuori solo ieri" e dal colonnello siamo stati abituati a "minacce di ogni tipo". Ma, al tempo stesso, ha rilevato Frattini, da Gheddafi "abbiamo anche sentito la dichiarazione solenne di un 'cessate il fuoco' e, anche in questo caso, non aveva detto la verità".

Ancora bombe e missili sulla Libia, con un edificio del 'bunker' di Gheddafi a Tripoli colpito, nel secondo giorno dell'operazione 'Odissey Dawn' della coalizione internazionale, che ha visto la prima missione anche di caccia italiani al fianco dei jet statunitensi, britannici e francesi.

Poco dopo le 20 di ieri sono decollati i primi Tornado dalla base di Trapani Birgi, sede del 37esimo stormo dell'Aeronautica militare: sei in tutto gli aerei italiani partiti per la Libia e rientrati poco dopo le 22:30.

"Non siamo entrati in guerra, è un'operazione dell'Onu", ha sottolineato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Intanto, per bocca dell'ammiraglio William Gortney, il Pentagono ha fatto sapere che Gheddafi "non è nella lista dei bersagli della coalizione". E una fonte della stessa coalizione lo ha ribadito nel confermare che il complesso di Bab al Aziziya a Tripoli, la residenza di Muammar Gheddafi, è stato obiettivo di un raid aereo in quanto si ritiene che dal suo interno si eserciti il comando e il controllo sulle forze libiche e che è proprio ridurre il potenziale militare delle forze fedeli a Gheddafi lo scopo dell'intervento della coalizione.

Ieri in serata alcuni giornalisti occidentali erano stati effettivamente portati al compound che ospita il bunker del Rais dove era stato loro mostrato un edificio completamente distrutto "da un missile", aveva spiegato un portavoce del governo libico.

Il ministero della Difesa britannico ha inoltre reso noto che i caccia della Raf hanno sorvolato nuovamente la Libia nella serata di ieri ma senza sferrare alcun attacco per via della presenza di civili nell'area presa di mira. Mentre a Bengasi, secondo testimonianze raccolte dalla Bbc, nella tarda serata di ieri sono proseguiti scontri ed è stato segnalato l'uso di granate, colpi di mortaio e artiglieria leggera.

Fonte: Ansa.it

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Articolo pubblicato il 20/03/2011