Torino. Chiamparino presenta “ Trenta SI al Piemonte del SI”

“Alla mia età non si può disertare, non si può chiedere, ma bisogna dare”

Sergio Chiamparino l’aveva annunciato nel corso della conferenza stampa di fine anno ed ha rispettato i tempi. Ieri mattina il presidente della giunta Regionale che si ricandida alla guida dell’esecutivo, ha presentato i “30 punti del SI al Piemonte del SI”.

La causa determinante che lo induce a non restare in panchina la sintetizza con questa enunciazione:” Ho deciso di dare la disponibilità a ricandidarmi alla presidenza del Piemonte per far vincere il Piemonte del , muovendo dai tanti che in questa legislatura abbiamo detto e con cui abbiamo restituito all’istituzione regionale utilità e credibilità. Per far vincere il Piemonte in un momento in cui le forze di governo, fra ambiguità e scelte scellerate, rischiano di bloccare le potenzialità del Piemonte consegnandolo insieme al Paese intero alla decrescita infelice e all’assistenzialismo. C'è poi una ragione personale e cioè che alla mia età non si può disertare, non si può chiedere ma bisogna dare"

Così, sotto l’imperativo ed impegnativo motto del “SI” elenca molteplici temi concreti ed etici del programma, connaturati con la crescita della comunità piemontese ed il vivere civile.

L’iter che seguirà prevede una convention che si terrà al 9 febbraio allo Sporting Dora ove il manifesto programmatico potrà ottenere  l’aggregazione di tutte le forze politiche, i movimenti e le istanze della società civile che si riconosceranno.

Sono rimasti delusi coloro che speravano di sapere se a sostegno del Presidente Chiamparino avessero già prenotare uno strapuntino le “madamine” o come s’era risolto il dilemma dei malpancisti del LEU che ieri l’altro hanno disertato la riunione dei consiglieri regionali di maggioranza, in contrasto con il metodo seguito. Le adesioni ed aggregazioni potranno concretizzarsi nel corso delle prossime settimane. Era anche circolata voce sulle modalità geografiche di presentazione delle rispettive liste o di un lista elettorale unitaria nelle circoscrizioni più piccole, ma tutto è ancora oggetto di confronto e discussione.

In proposito e, con esplicito riferimento all’estrema sinistra No Tav, Chiamparino precisa che “ il manifesto non è negoziabile, ma è traducibile" e si può allargare ad altri temi purché non siano in contraddizione”

Lo stesso Chiamparino, in chiusura del manifesto programmatico ha delineato il  perimetro d’azione:” al Piemonte del , costruendo ovunque comitati per il Sì al Piemonte del Sì - Chiamparino Presidente, aggregando attorno ad essi le forze politiche che, ad iniziare da quelle che hanno sostenuto con convinzione e determinazione la coalizione esistente, si ritrovano nello spirito di questo manifesto per il Piemonte insieme a forze associative, liste civiche, formazioni politiche nuove e tutti coloro che ritengono il Piemonte, la nostra esperienza di governo, un punto di riferimento per affermare una politica di apertura, di crescita civile e di sviluppo del Piemonte, del Paese, per l’Europa.

La partenza c’è stata e non si è trattato di aria fritta. Vedremo il seguito. Intanto da parte del centro destra si continua a tacere sulla scelta del Presidente designato, con mugugni da parte di qualche partito della coalizione che già si sta organizzando.

Fotografia in proprio

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 02/02/2019