Torino - "Uscire dal sovraindebitamento è possibile"

Le parole di Serafino Di Loreto (SDL) spiegano i benefici effetti di una procedura ancora ignota ai più

L’Italia della crisi ha prodotto un fenomeno nuovo, altresì conosciuto come ‘sovraindebitamento’ o ‘fallimento del privato’: situazioni derivanti da esposizioni finanziare o debitorie gigantesche, divenute ormai ingestibili, che di fatto impedirebbe a chiunque – cittadini, consumatori, artigiani, piccole e medie imprese – di uscirne, ipotecandosi così, di fatto, vita, futuro e professione. Un istituto giuridico prezioso, utilissimo, ma ancora poco noto e diffuso, complice anche una scarsa attenzione a esso dedicata da parte degli organi di informazione generalisti e specifici di carattere economico e fiscale.

Si deve all’intelligenza ed alla lungimiranza di passati governi  l’aver consentito a tale importante legge l’ingresso dalla porta principale, nello scenario legislativo italiano, qual e strumento atto a risolvere situazioni altrimenti impossibili, detto Legge 3/2012”.

Lo spiega Serafino Di Loreto, già stimato Avvocato e tra i soci fondatori storici di ‘SDL Centrostudi SPA’, azienda che per prima, dal 2010 a oggi, ha fornito sull’intero territorio nazionale una risposta efficace e pronta al dilagante tema dell’usura e dell’anatocismo bancari.

Attraverso alcune distinte procedure, oggi l’italiano sovraindebitato può disporre di differenti strade risolutive per potersi chiamare fuori dall’eccesso di debiti maturati in ambito privato e professionale, che possono altresì, come molteplici casi dal 2015 a oggi dimostrano, anche essere stralciati fino all’80% del monte esposizione complessivo.

Salvando vite, evitando dunque tragici finali, preservando l’occupazione, riassestando la gestione di soggetti d’impresa attorno al perno del buon senso: in due parole, facendo tabula rasa del passato per guardare al presente e al futuro con rinnovata fiducia, finalmente liberi dai vincoli pregressi

dichiara Serafino Di Loreto, che mette prudentemente altresì in guardia i consumatori e gli italiani in difficoltà

da quelle trappole pronte a scattare sul web da parte di improbabili strutture taglia-debito reclamizzate in forma di siti e portali fioriti qua e là negli ultimi anni che promettono orizzonti di impossibile realizzazione”.

 

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Articolo pubblicato il 24/01/2019