Libia, forze del regime a Ras Lanuf Violenti scontri con gli insorti

L'Onu: oltre 250.000 persone sono fuggite dal paese

Le forze leali al leader libico Muammar Gheddafi sono entrate nel porto petrolifero di Ras Lanuf, nell'est del Paese, e hanno ingaggiato scontri con le forze ribelli per il controllo della città. Lo rendono noto gli insorti.

Un combattente ribelle sul posto, contattato al telefono dall'agenzia Reuters, afferma che in città sono arrivati «almeno 150 uomini e tre carri armati» delle forze militari governative. Giovedì il figlio del leader libico Muammar Gheddafi, Saif al Islam, aveva parlato dell'intenzione di iniziare un'offensiva totale contro i ribelli. Un portavoce degli insorti, Mohammed al-Mughrabi, afferma che le truppe governative sono sbarcate vicino all'hotel Fadeel di Ras Lanuf, dove scontri sarebbero in corso. «Sono approdate quattro imbarcazioni con circa 50 uomini a bordo ciascuna. Stiamo combattendo contro di loro», spiega. Già giovedì i militari del regime di Gheddafi avevano bombardato le postazioni ribelli a Ras Lanuf e nell'altro porto petrolifero di Brega.

Intanto secondo un funzionario dell'Onu oltre 250.000 persone sono fuggite dalla Libia dalla metà di febbraio, cercando riparo nei paesi vicini. Oltre 137.400 persone hanno attraversato la frontiera per recarsi in Tunisia, 107.500 in Egitto, 5.400 in Algeria e 2.200 in Niger. Il funzionario ha quindi segnalato che tre quarti del Paese è oggi privo di aiuti umanitari: «A preoccuparci di più sono le necessità mediche e stiamo raccogliendo informazioni sulla chiusura di diversi ospedali, nel momento in cui la gente ne ha più bisogno».

Il congelamento degli asset controllati da Lia e Lafico, nonchè dalla Banca centrale libica, da altre tre società e dal vicepresidente della Lia, Mustafa Zarti, è intanto entrato in vigore. Come previsto, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Ue il regolamento che estende a questi soggetti le sanzioni contro la Libia varate il due marzo scorso.

Fonte: Corriere della sera.it

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Articolo pubblicato il 11/03/2011