Abbazia di Novalesa (TO): l'antico monastero dedicato ai Santi Pietro ed Andrea
Foto di repertorio (la ressia.it)

Il gioiello di architettura carolingia si trova in Frazione San Pietro

Risalendo la Valle di Susa, si giunge al capoluogo, l'antica Segusium, che era l'ultimo baluardo romano sulla strada delle Gallie.

Pochi chilometri a monte, proseguendo verso il Moncenisio, si giunge al bivio che indica il Borgo ove ha sede quello che fu l'antico monastero dedicato ai Santi Pietro ed Andrea.

Era l'anno 726 ed il prosieguo storico racconta come la comunità locale abbia subito una profonda trasformazione diventando, essenzialmente, luogo di preghiera con assistenza ai numerosi pellegrini di passaggio conservando inoltre la primitiva vocazione per l'agricoltura.

Con il passare del tempo, divenne importante anche per la traduzione dei codici grazie alla grande operatività degli abati.

All'inizio del 900, gli stessi furono costretti a rifugiarsi a Torino in seguito alla distruzione subita per opera dei Saraceni per poi stabilirsi nella Lomellina ove costruirono il monastero di Breme. Intanto la rinascita del monastero avvenne grazie alla comunità della Valcenischia in cui si costituì una sorta di diocesi autonoma che visse, nel 1646, la successione ai Benedettini cui subentrarono i Cisternensi di San Bernardo.

Questi ultimi furono successivamente espulsi dal Governo provvisorio Piemontese: era l'anno 1798. Qualche anno dopo, l'abate Antonio Gabet ricevette da Napoleone Bonaparte l'incarico di gestire un ospizio al colle del Moncenisio per l'assistenza alle truppe francesi in transito.

Ciò fino alla caduta; fu allora che i monaci Trappisti di Tamiè discesero la valle unendosi alla Congregazione Cassinese d'Italia.

L'abbazia  subì, a metà degli anni '800, i monaci dovettero abbandonare l'Abbazia; la legge di soppressione del Governo Piemontese trasformò, di fatto, gli edifici in albergo per cure termali mentre la ricca biblioteca fu assegnata al seminario ed i manoscritti raggiunsero l'archivio di stato di Torino.

Nel  1972 il complesso monastico fu acquisito dalla Provincia di Torino, che la affidò ai monaci Benedettini provenienti da Venezia. Una svolta decisiva che ridette l'antico splendore con la rivalorizzazione di tutte le preziosità architettoniche e decorative.

Una vera rinascita, possiamo dire, che ha determinato un notevole flusso turisticoculturale.

L'Abbazia di Novalesa si trova in Frazione San Pietro con visite Guidate della Chiesa, del Chiostro e della Cappella di S. Eldrado il sabato e la domenica dalle 9.00 alle 11.30 (Info 0122.65.32.100 - 122/653116).

Inoltre nei giorni feriali dei mesi estivi si effettuano visite guidate alle ore 10.30 e alle ore 16.30 per scolaresche e gruppi numerosi con prenotazione il mercoledì ed il venerdì dalle ore 9.30 alle 11.30.

La Chiesa è aperta, senza visite guidate, con orario:

giorni feriali 9.00 – 12.00 / 15.30 – 17.30

giorni festivi 9.00 – 12.00

(immagini bdtorino.eu - Mete Week End)

 

 

 

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Articolo pubblicato il 02/01/2019