Ida Magli e "La dittatura europea"
Ida Magli, Teresa Jimenez e Mario Borghezio con un ospite della serata

L'antropologa scrittrice ha presentato la sua opera nel corso della serata oraganizzata dall'Associazione culturale Borgo Dora

Venerdì 4 marzo presso la sala Fermi dell'Hotel Ambasciatori si è svolta un'assai interessante serata che ha visto al tavolo dei relatori l'antropologa e scrittrice Ida Magli ed i Parlamentari europei Teresa Jimenez (PPE) e Mario Borghezio (Lega Nord): in scaletta la presentazione del saggio di Ida Magli "La dittatura europea" ed il dibattito imperniato sul tema "Europa e Islam".

 Natalino Gori, Presidente dell'Associazione culturale Borgo Dora - i residenti di Torino,  ha introdotto l'intervento di Ida Magli che ha ribadito la sua posizione critica nei confronti dell'Unione Europea e dell'Euro ripercorrendo le tematiche dell'intervista che ella stessa ci ha rilasciato e trovate sul sito.

Al contrario, Teresa Jimenez ha assunto una posizione assai favorevole all'Europa Unita che giudica forza determinante per affrontare le problematiche in ogni settore spaziando da quello religioso a quello della sicurezza.

Jimenez ha altresì ricordato di aver perso un fratello per opera dei terroristi baschi il che l'ha spinta a mettersi in gioco in difesa dei diritti di tutti.

Mario Borghezio ha saggiamente interpretato ambedue i ruoli riconoscendo ampi meriti alla collega Jimenez come pure l'onestà intellettuale di Ida Magli, vittima delle idee che ha sempre sostenuto e che le sono costate il rapporto con gli stessi editori con cui collaborava da tempo e che l'hanno "liquidata" nel momento in cui ha manifestato la sue negatività sull'Unione Europea, peraltro scaturite da anni di studio e ricerca.

La serata si è conclusa con l'intervento del pubblico che assai numeroso ha risposto all'invito di Natalino Gori, play maker di appuntamenti dall'alto contenuto storico e culturale.

L'evento è stato realizzato in collaborazione con l'Associazione "Noi per il Piemonte" e con il quotidiano on line Civico 20 News. Ha moderato il dibattito Giorgio Ballario del quotidiano La Stampa.

 Come preannunciato in coda alla serata, pubblichiamo la tabella dei codici indicativi che appaiono sulle banconote Euro le quali non hanno un numero di serie bensì una lettera che indica lo stato per il quale è stata stampata dalla Banca Centrale Europea seguita da una serie di numeri i quali sommati fra di loro determinano una sola cifra sempre uguale:

 L (Finlandia) 5, M (Portogallo) 4, N (Austria) 3, P (Olanda) 1, R Lussemburgo 8, S (Italia) 7, T (Irlanda) 6, U (FRancia) 5, V (SPAGNA) 4, X (Germania) 2, Y (Graecia) 1, Z (Belgio) 9. Ciò  è preoccupante in quanto rende impossibile il controllo sulla quantità di banconote in circolazione.

Infine desideriamo altresì ricordare che su tutte le banconote esiste il simbolo del Copyright per cui ogni nazione paga alla BCE una percentuale per i diritti di copia. 

Foto a sx Massimo Calleri, direttore responsabile di Civico 20 News, a dx Giancarlo Pavetto, Presidente di Noi per il Piemonte.

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Articolo pubblicato il 05/03/2011