Torino - I cappellini di "Mani di mamma - Odv ”

L'Associazione dona cappellini di lana fatti a mano per i neonati dell'ospedale Mauriziano

Oggi, mercoledì 19 dicembre alle 14, in occasione delle festività natalizie, nel reparto di ostetricia, alla presenza del direttore generale, il dottor Maurizio Dall'Acqua, saranno consegnati a mamme e neonati ricoverati nella neonatologia dell'ospedale Mauriziano di Torino (diretta dal dottor Mario Frigerio) cappellini natalizi di lana fatti a mano, dall'associazione “Mani di mamma - Odv”.

 

Sono i cappellini che solitamente il neonato indossa quando viene posto sul petto della mamma, subito dopo la nascita, per evitare la termodispersione. L'evento prevede anche uno spazio di lettura ad alta voce, con la partecipazione delle “Biblioteche civiche torinesi”, che collaborano con il Mauriziano per il progetto “Nati per leggere”, in cui sarà presentata la poesia dedicata al progetto scritta da un'ostetrica. In questo modo sanità, cultura e terzo settore si alleano per il futuro dei neonati, delle famiglie e della comunità mediante un intervento di prevenzione primaria.

 

Le raccomandazioni della letteratura medico scientifica (linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità, del Nice, del Bfhi-Baby Friendly Hospital Initiative dell’Unicef) concordano sull’importanza di non dividere la coppia madre-bambino subito dopo la nascita e di favorire il contatto pelle a pelle tra madre e bambino per  almeno un'ora dopo la nascita stessa.

 

E' dimostrato che asciugare e mettere il neonato a contatto pelle a pelle con la madre ed incoraggiare le madri a riconoscere i primi segnali di fame del neonato, evitando di disturbare il primo legame con le routine assistenziali non strettamente necessarie nell'immediato post partum e garantendo un ambiente caldo, tranquillo, intimo e sicuro, comporta benefici  sia per la madre che per il neonato. A contatto con la mamma, il neonato è tranquillo, la frequenza cardiaca si regolarizza, l’ossigenazione è migliore e si riduce il rischio di ipoglicemia.

 

L'ospedale Mauriziano, e in particolare il gruppo di “Progetto materno infantile”, consapevole di quanto il contatto precoce sia importante tra madre e bambino, ha appena intrapreso un progetto di miglioramento relativo a questo ambito che coinvolge tutto il personale della neonatologia e ostetricia. E’ stato predisposto un corso di formazione per ginecologi, pediatri, ostetriche, infermiere pediatriche. Per valutarne l'efficacia è in atto uno studio di ricerca, in collaborazione con studenti della Facoltà di infermieristica.

L’associazione “Mani di mamma - Odv”, fornirà i cappellini che il neonato indossa quando viene posto sul petto della mamma, subito dopo la nascita, per evitare la termodispersione.

 

Chi è “Mani di mamma”?

 

L’Associazione nasce da un'idea di Laura Nani, che realizza, per errore, una scarpina per neonato troppo piccola. Da qui nasce la voglia di poter donare quella scarpina a bambini nati prematuramente.

Dopo i primi contatti con gli ospedali e il riscontro positivo, fonda la prima associazione Cuore di Maglia, con sede in Alessandria.

 

Il numero delle volontarie che amano realizzare questi capi cresce nel corso degli anni, tante mani di mamme e nonne intrecciano filati per creare piccole copertine, cappellini e scarpette, che vengono regalati alle terapie intensive neonatali degli ospedali del territorio nazionale, dal nord al sud.

 

In collaborazione con medici e infermieri che adottano il sistema “care”, vengono studiati e messi a punto numerosi modelli. Dopo 10 anni, si rende necessaria una divisione dell’associazione. Nasce appunto Mani di Mamma - Odv, che, con l’esperienza, la conoscenza e la professionalità di Laura Nani unitamente ad un nuovo statuto e a nuove collaborazioni nel direttivo, prosegue l’attività con le volontarie abituali che continuano, seguendo scrupolosamente i dettagli della “care”, a produrre a mano capi per i bimbi che “hanno avuto fretta”.

 

Vengono usati esclusivamente filati e tessuti in fibre naturali. Per i lavori a maglia si impiega solo pura lana merino extrafine e cotone tipo baby. Tutti gli indumenti sono realizzati a mano, con fantasia e “col cuore”.

Le misure e gli accorgimenti per realizzare i capi sono stati sviluppati in sei anni di stretta collaborazione con i reparti di Terapia intensiva neonatale.

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 19/12/2018