Tunisia, protesta dei gilet bianchi: gli insegnanti chiedono aumenti salariali.

Dopo quelli gialli francesi, arrivano i gilet bianchi tunisini. Migliaia di insegnanti sono scesi in piazza in tutta la Tunisia per chiedere un aumento dello stipendio. Le manifestazioni odierne sono un segnale di sfida al governo, che nei giorni scorsi ha minacciato azioni legali nei confronti dei docenti per aver boicottato gli esami scolastici in programma da lunedì.

Gli insegnanti, riporta l’agenzia di stampa ‘Dpa‘ citando testimoni, si sono riuniti davanti ai dipartimenti scolastici di diverse città lanciando gli slogan “Rispettiamo il boicottaggio” e “Il popolo vuole riformare l’istruzione”. Lassad Yacoubi, capo del sindacato dell’Istruzione Secondaria, affiliato alla potente Unione Generale Tunisina del Lavoro (Ugtt), ha ribattezzato le manifestazioni odierne “proteste dei gilet bianchi”, sostenendo che sono state ispirate dai ‘gilet gialli’ francesi.

Al momento non si registrano episodi di violenza. Le proteste dei docenti aumentano la pressione sul governo tunisino, nel mirino dell’opinione pubblica per non essere riuscito finora a risollevare un’economia in crisi dalla ‘rivoluzione dei gelsomini’ del 2011 che rovesciò Zine El Abidine Ben Ali. Il mese scorso, gli statali tunisini hanno organizzato uno sciopero generale a livello nazionale per protestare contro gli aumenti dei prezzi e il congelamento dei salari.

Lo sciopero è stata la conseguenza dell’appello dell’Ugtt dopo il fallimento dei negoziati con il governo. Il sindacato ha fissato un nuovo sciopero il 17 gennaio.

secoloditalia.it

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Articolo pubblicato il 08/12/2018