Il calendario piemontese “La Memòria dël Temp” 2019

Anche quest’anno l’Editrice Il Punto – Piemonte in Bancarella presenta il suo calendario piemontese, curato da Bruno Gambarotta e Michele Bonavero

Anche quest’anno l’Editrice Il Punto – Piemonte in Bancarella propone il suo calendario piemontese “La Memòria dël Temp” secondo una tradizione ormai consolidata, che risale ad oltre vent’anni or sono. L’edizione del 2019 è stata curata da Bruno Gambarotta e Michele Bonavero. Questo calendario fa rivivere un po’ di Storia del Piemonte attraverso le fotografie d’epoca e il commento storico, e i mesi, i giorni della settimana, il nome dei Santi e una parte delle notizie e curiosità sono in lingue piemontese.

La foto di apertura ci mostra l’elegante carretto di un gelataio in piazza San Carlo, all’inizio degli Anni ’30, al tempo del rifacimento di via Roma, quando nella piazza erano ospitati in costruzioni provvisorie i negozi di via Roma “vecchia”.

L’editoriale di Bruno Gambarotta, intitolata “50 anni di piemontesità!”, rievoca la nascita nel 1969 del Centro Studi Piemontesi nella casa di Renzo Gandolfo in via Donati n. 27 a Torino, col ricordo di personaggi carismatici come Gianrenzo Clivio, Tavo Burat e Camillo Brero e della fondamentale pubblicazione “Studi Piemontesi”, giunta al suo 87mo numero. Per il cinquantenario sarà completato il riordino dell’archivio del Centro Studi Piemontesi e la sua digitalizzazione.

Il calendario piemontese “La Memòria dël Temp” persegue la sua mission di rievocazione mediante le fotografie d’epoca con i loro commenti, accattivanti ma mai banali. Si parla del gioco del Totocalcio subito dopo la seconda guerra mondiale (Sognando il “13”); del rapporto dei bambini con la neve (“Abbracciamo la stufa”), dei Carnevali torinesi, della società Torinese di sorveglianza “La Sabauda”, di un raduno torinese di motociclisti nel marzo del 1938, della merenda in collina, della vigilanza sul Po delle Guardie Municipali di Torino e di altro ancora.

In ogni pagina del calendario, oltre all’indicazione dei mesi, dei giorni della settimana, dei Santi scritte in lingua piemontese si trovano anche dodici curiosità e la spiegazione di un modo di dire piemontese: “Pende ‘l capel al ciò”, “Fé balé ‘l rigodon”, “Deje ‘l bleu”, “Buté le gambe sota a la tàula”, “Ël mal a riva a lire e as na va a onse”, “Fesse brusé j’euj con le siole dij’àutri”, “Fé j’euj ëd la crava mòrta”, “Pijé ciò për bròca”, “Sté ‘nt la tromba”, “Tirelo cit”, “A smija ciucià dai parpojin” e “Fa nen rije ij givo”.

Particolarmente intriganti le dodici curiosità qui elencate: Il vino dei gatti di Almese chiamato “baratuciat”; Vittorio Papacino d’Antoni, sovrintendente alle fortificazioni piemontesi nel ‘700; i “caritin” di Portacomaro; il podista Giuseppe Robino di Tigliole d’Asti, classe 1901, più veloce di un treno sul tratto Torino-Druento; i primi libri in Piemonte; Buffalo Bill a Torino nel 1906; “Ij pruss” del barbiere; le attività di un tempo; il labirinto dei labirinti nel Castello di Masino in Canavese; il Baron Litron; il buco del sale e il maledetto viadotto Soleri di Cuneo.

Alle pagine dei mesi si associano due inserti, uno intitolato “Manicomi torinesi” e il secondo “I Savoia”, dove sono riportate corpose schede degli omonimi libri, editi da Il Punto – Piemonte in Bancarella, e opera rispettivamente di Nico Ivaldi e di Mauro Minola.

La pagina di chiusura ritrae alcune lavandaie che lavano i panni in una roggia con citazione del detto “la cativa lavandera treuva mai la bon-a pera”, reso celebre dal poliziesco “La donna della domenica” di Fruttero e Lucentini.

Decisamente, anche per il 2019, il calendario piemontese “La Memòria dël Temp” offre interessanti annotazioni sulla storia del Piemonte!

 

La Memòria dël Temp 2019

Editrice Il Punto – Piemonte in Bancarella

Pag. 18 – Prezzo € 5,90 – in omaggio calendarietto tascabile

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Articolo pubblicato il 25/11/2018