Roma - 'Intervento adesivo' inviato dall'Europarlamentare della Lega Salvini Mario Borghezio alla Procura
Mario Borghezio, Parlamentare europeo della Lega Salvini (riscattonazionale.org)

Allegato all’esposto-denuncia presentato da Francesco Palese e Lorenzo Lo Basso contro i Commissari Europei Pierre Moscovici e Guenther Oettinger

Con atto notificato alla Procura Generale della Repubblica di Roma, l’On. Mario Borghezio ha presentato un intervento adesivo all’esposto-denuncia presentato da Francesco Palese e Lorenzo Lo Basso contro i Commissari Europei Pierre Moscovici e Guenther Oettinger. A tale atto l’On. Borghezio ha allegato un parere pro-veritate dell’Avv. Mauro Anetrini del Foro di Torino.

In esso, in particolare si osserva che:

“É del tutto evidente la gravità delle dichiarazioni rese alla stampa a mercati aperti dai Commissari Europei Pierre Moscovici e Guenther Oettinger e ciò, altrettanto gravemente, prima che detti Commissari ricevessero dal Governo Italiano la documentazione relativa al Documento programmatico di bilancio. I Commissari Europei, venendo meno alla obiettività imposta dall'Ufficio che ricoprono e ben sapendo che un solo alito di vento avrebbe potuto produrre conseguenze catastrofiche per i nostri titoli, hanno assunto una posizione di contrasto del tutto simmetrica alle posizioni espresse dal nostro Governo, al dichiarato scopo di indurci ad apportare le correzioni richieste".

Il tutto è reso evidente dalle modalità del fatto, dalla circostanza che si discute di un progetto e non di una legge approvata e in assenza di approfondite valutazioni sul reale impatto della manovra sull'economia:

"Insomma: una vera e propria rappresaglia politica annunciata e proclamata ai mercati tutti, in termini di contrapposizione ad un atteggiamento che, forse, è apparso neghittoso. Il che rende del tutto inutile interrogarsi sugli scopi perseguiti, essendo sufficiente che i due commissari sapessero che, alle loro dichiarazioni esageratamente negative ed intempestive, potesse seguire un incremento del tasso di interesse dei titoli di stato e l'inevitabile deprezzamento del loro valore".

In astratto, nelle dichiarazioni rese dal Commissari europei Pierre Moscovici e Guenther Oettinger potrebbero essere ravvisati gli elementi del delitto di aggiotaggio e, in particolare, di aggiotaggio aggravato ex art. 501, comma secondo, c.p.

Nel contempo Borghezio prosegue in quel di Bruxelles nell'instancabile opera parlamentare con una lettera inviata  alla commissione Tax3 del Parlamento Europeo del seguente letterale tenore:

“Tutta l’opinione pubblica europea sta venendo a conoscenza con enorme preoccupazione del gigantesco scandalo dell’evasione e frode fiscale da parte delle c.d. banche universali".

Lo scandalo cosiddetto del ‘CUM/EX’, insiste Borghezio, è stato reso possibile dal mancato intervento delle autorità di supervisione e controllo per oltre 10 anni, durante i quali alcune banche commettevano un reato fiscale onerosissimo, senza informare le autorità preposte nelle nazioni controparti:

"Alla fine del 2017 il costo di tale evasione a carico dei governi europei è stato stimato nella misura di 55 mld di euro, di cui 32 nella sola Germania, perduti sia nella raccolta fiscale, sia con l’ottenimento ingannevole di rimborsi non dovuti, a partire dal 2005. Lo schema del ‘cum/ex’ o dell'arbitraggio sui dividendi, è uno dei metodi adottati dai fondi di vario titolo della giungla della finanza speculativa per acquisire azioni ventiquattr'ore (o meno) prima che i dividendi siano versati".

Successivamente, per intermediazione di venditori allo scoperto, i fondi entravano in possesso delle azioni acquistate, proprio ventiquattr'ore (o meno) dopo il versamento dei dividendi. Prima del versamento del dividendo l'azione è detta, dal latino, ‘cum’, a significare che è ancora carica del dividendo; dopo il versamento del dividendo, l'azione è detta ‘ex’, cioè priva di esso:

"Un meccanismo ingannevole che permetteva all'acquirente finale delle azioni di ottenere il dividendo, di non pagare tasse su di esso ma di ricevere nondimeno un rimborso, come se avesse pagato tali imposte. Con una combinazione sofisticata di vendite allo scoperto inserite tra la vendita e l'acquisto, gli stessi fondi hanno ottenuto per le stesse azioni addirittura molteplici rimborsi".

Mario Borghezio, a questo punto, assume una posizione assai grave in proposito:

"É estremamente rilevante il dato che questo reato bancario sia stato commesso dai dipartimenti di trading e di investment bank da banche di primissimo rilievo quali Santander, Deutsche Bank, HSBC, Morgan Stanley, Goldman Sachs e Macquarie Bank Ltd, quest'ultima fino alla conclusione della stagione dei dividendi del 2015. Il reato è stato commesso solo grazie alla grande disponibilità di credito da parte di queste banche.

Se tali banche universali fossero state costrette da una legge di separazione bancaria a scorporarsi tra banche ordinarie e banche d'affari (Legge Glass-Steagall), non avrebbero potuto fornire questi "servizi" ai fondi incaricati di cumulare e dividere quei super-profitti".

Per questi motivi il Parlamentare della Lega Salvini ha chiesto alla Presidenza della Commissione di voler disporre un’approfondita inchiesta sulle cause, modalità, conseguenze e rimedi a fronte di tale situazione di estrema gravità per l’economia finanziaria dei Paesi Membri.

Borghezio è altresì ritornato sulla gravità della presenza jihadista e della pericolosa attività illegale prodotta:

“In Grecia il campo rifugiati di Moriasta sta fronteggiando gravi la forte presenza del jihadismo vicina allo Stato Islamico: un gruppo di rifugiati giunti dal governatorato di Deir ez Zor sta imponendo la sharia che conta quasi 8.000 rifugiati. Il gruppo composto da circa 50 persone, inoltre, gestisce un giro di traffici illeciti che varia dalla vendita di droga allo smercio di cellulari.”

Riferisce altresì come in Spagna il Ministro degli Interni abbia affermato di aver smantellato un network jihadista vicino all’Isis attivo nei penitenziari spagnoli.

Borghezio segnala inoltre:

“In Gran Bretagna sarà rilasciato il predicatore estremista Anjem Choudary, detenuto in carcere dal 2016 per aver incitato cittadini britannici a sostenere l’Isis: è altissima la preoccupazione per un revival del gruppo al Muhajiroun, network di estremismo salafita nel quale confluirono Khuram Butt, presunto leader dell’attentato sul London Bridge, e Khalid Masood, attentatore di Westminster".

Presente anche l’Italia come segnala Borghezio:

“Sui media, Ghulibati a Rum, canale italiano dei sostenitori dell’Isis, ha diffuso la traduzione in italiano dell’ultimo audio messaggio del portavoce del gruppo, Abul Hasan al Muhajir, che rivendica l’attentato contro l'Iran".

Per cui chiede alla Commissione  di precisare nei dettagli con quali concrete misure intenda intervenire urgentemente per monitorare e arginare il proliferarsi di questi gruppi vicini all’Isis in Europa.

Un'attività senza soluzione di continuità che, sicuramente, porta i suoi frutti mettendo a conoscenza la "gente comune" di ciò che quotidianamente accade e non sempre si sa, ma subisce le pressanti e doverose attenzioni di chi ci rappresenta al Parlamento europeo e difende con forza la nostra identità e combatte tutto ciò che può mettere in pericolo la sicurezza e la serenità della notra nazione.

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Articolo pubblicato il 04/11/2018