«I 200 anni del Museo Egizio di Torino», a Palazzo Cisterna di Torino.
Piero Angelo Chiara

Intervento di Piero Angelo Chiara per gli «Incontri a Palazzo Cisterna», a cura degli Amici della Cultura.

A Torino, giovedì 25 ottobre, a Palazzo Dal Pozzo Della Cisterna, Sede istituzionale della Città metropolitana di Torino, presso la Sala Consiglieri, per gli “Incontri a Palazzo Cisterna”, a cura degli Amici della Cultura, si è tenuto l’intervento di Piero Angelo Chiara dal titolo “I 200 anni del Museo Egizio di Torino”.

Piero Angelo Chiara, torinese cresciuto nel Veneto, si è laureato in ingegneria chimica al Politecnico di Torino. Dirigente, ora in pensione, del Gruppo ENI ha operato nei settori tecnico-commerciale, di organizzazione/personale, di budget/controllo, ha concluso l’attività lavorativa come Amministratore Delegato di una consociata.

Docente incaricato presso il Politecnico di Torino dal 1998 al 2010, dove ha tenuto corsi di economia e organizzazione rivolti alla formazione degli ingegneri. Attualmente è incaricato del corso di “Storia del Piemonte” presso l’Università della Terza Età di Torino e svolge attività di Guida Volontaria al Museo P. Micca.

Piero Angelo Chiara è autore del libro “Breve storia del Piemonte dai Celto-Liguri allo Stato Sabaudo” (Graphot, 2015), scritto come ha chiarito in esordio al suo intervento, per contribuire a colmare una lacuna culturale molto diffusa nella nostra regione affiancata a una discreta conoscenza delle vicende risorgimentali. Il libro si propone di fornire un’idea sufficientemente completa della storia della formazione dell’attuale Piemonte nel corso dei secoli e del succedersi degli eventi e dei popoli abitatori dell’area, fino alla costituzione dello Stato Sabaudo preunitario, nonché dei momenti fondamentali del suo sviluppo a cavallo delle Alpi.

Il relatore si è poi soffermato sul tema de “I 200 anni del Museo Egizio di Torino” spiegando come l’origine e lo sviluppo delle collezioni qui raccolte si devono all’interesse dimostrato dagli esponenti di Casa Savoia nei confronti dei reperti egizi. Già il figlio del duca Emanuele Filiberto, Carlo Emanuele I, nel sec. XVII dà origine alla prima collezione quando acquista dai Gonzaga reperti egizi, o ritenuti tali.

I duchi e i re di Sardegna si sono preoccupati di dare una sistemazione logistica alle collezioni e di accrescere. Il Museo Egizio vero e proprio, quale lo conosciamo oggi, nasce dall’acquisto nel 1824 della collezione Drovetti, un piemontese al servizio della Francia repubblicana e napoleonica che, come “figlio del Piemonte”, decide di venderla al Regno di Sardegna.

Alla collezione Drovetti sono strettamente collegate le figure del conte Carlo Vidua, importante promotore dell’acquisto, e dei re Vittorio Emanuele I e Carlo Felice che lo hanno avvallato.

Nel 1833 è nato il Museo attuale, dall’unione della collezione Drovetti, collocata in via Accademia delle Scienze, con le preesistenti collezioni presso l’Università di Torino. La collezione si è progressivamente accresciuta, per raggiungere gli attuali 30.000 pezzi e oltre grazie alla Missione Archeologica Italiana capeggiata dall’egittologo piemontese Ernesto Schiaparelli e finanziata personalmente da Vittorio Emanuele III.

Le collezioni del Museo Egizio determina per la città di Torino un notevole circuito turistico commerciale. Il Museo torinese, secondo al mondo per la quantità di reperti, si posiziona al 9° posto tra i 10 Musei europei più apprezzati dai visitatori, ed è il primo fra quelli italiani, superando gli Uffizi di Firenze e i Musei vaticani.

Si ringrazia il signor Michele Ciciretti per le foto.

Questo il programma dei prossimi appuntamenti previsti per il 2018 a Palazzo Cisterna:

8 novembre (ore 17:00) – Montanari razza fiera – presentazione del libro a cura dell’autore Marco Gentile.

29 novembre (ore 17:00) – Il mistero dell’Arca dell’Alleanza – presentazione del libro a cura dell’autore Francesco Cordero di Pamparato.

13 dicembre (ore 17:00) – Gli interminati spazi: naufragando nell’universo dal big bang ad oggi – intervento di Sara Garino.

 

Ricordiamo che gli Amici della Cultura organizzano anche le “Conversazioni in Archivio” presso la sala conferenze dell’Archivio Storico della Città di Torino in via Barbaroux n. 32, con inizio alle ore 15:00.

Questo il programma dei prossimi appuntamenti previsti per il periodo ottobre – dicembre 2018 per le “Conversazioni in Archivio”:

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Articolo pubblicato il 29/10/2018