I Toret vanno in pensione
Il Toret, tassello del mosaico storico cittadino

Le storiche fontanelle lasciano il passo alla pietra di Luserna

Un altro simbolo della città sta per essere messo in disparte a beneficio di un'immagine artistica e culturale più moderna a detta dell'Assessore all'arredo urbano Ilda Curti.

Pare, sempre a detta del Palazzo, che le nuove fontanelle si integrino meglio con i materiali usati per la riqualificazioni di alcuni siti torinesi quali piazze e vie del nuovo centro pedonale; ed anche se Curti sostiene che non è un accantonamento dello storico Toret, a nostro avviso si tratta invece di una operazione economica dettata dai costi che il Comune dovrebbe sostenere per dare dignità a quelli esistenti una gran parte dei quali versa in stato di degrado ed abbandono.

 C'è stato persino chi ha lanciato l'idea di affidare a privati la "rinascita" delle classiche fontanelle torinesi, ma pare che non ci sia speranza in proposito.

 La Città ha infatti sentenziato che la condizione dei Toret è compito dell'acquedotto e che la vigilanza alla loro incolumità spetta ai Vigili Urbani.

Per cui, nonostante sia stata allestita una piantina di quelli ancora esistenti che rappresentano il refrigerio gratuito nei mesi di calura per tanti e tanti cittadini, prepariamoci alla loro scomparsa: non vogliamo dire rottamazione perchè ci sembra troppo offensivo.

Ci pare tuttavia lodevole l'iniziativa di salvarli con l'intervento privato; in una città dove si adottano gli alberi, le aiuole e così via i Toret potrebbero trovare una "nuova famiglia" che si occupi della loro integrità.

Un tifoso granata ci ha detto che se al posto del toro ci fosse stata una zebra a nessuno sarebbe venuto in mente di sostituirli con nuove interpretazioni ambientali.

Una parentesi allegorica che ha un suo preciso riferimento: salvare un simbolo cittadino nel momento in cui Torino ha iniziato i festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia.

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Articolo pubblicato il 13/01/2011