Torino - Sanità Regionale. La burocrazia è allo sfascio!

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un cittadino giustamente indignato

Ci siamo occupati in ripetute occasioni di problematiche inerenti alla Sanità Regionale. Nonostante le scelte ed i tagli operati prima da Cota e poi seguiti dalla Giunta Chiamparino, abbiamo in più occasioni constato l’abnegazione dei clinici, medici e di tutto il personale sanitario adibito ai servizi per il cittadino.

Per quanto concerne la burocrazia a contatto con l’utente, le carenze risultano invece oltraggiose e pregiudizievoli per la salute dei cittadini.

Nei mesi scorsi ci siamo occupati del mal funzionamento del 112, con prese di posizioni ripetute da parte di autorevoli consiglieri regionali. Oggi affrontiamo le disfunzioni dei canali adibiti alle prenotazioni di visite ed esami.

Altra piaga che colpisce soprattutto le persone anziane e meno abbienti. Nel pubblicare la lettera del signor Perruquet, invitiamo l’assessore Saitta a porre attenzione all’argomento.

 

Mi chiamo Pier Carlo Perruquet, ho 78 anni e desidero denunciare un fatto grave accaduto nei giorni scorsi. Dopo essermi sottoposto ad ecografia addominale all’Ospedale Oftalmico – con un’attesa di appena una settimana – mi è stata prescritta una visita dermatologica che, però, non viene eseguita nella struttura di via Juvarra.

Mi hanno invitato, quindi, a chiamare in via Cherasco, dove ha sede il San Lazzaro, afferente alle Molinette. Il servizio di prenotazione telefonica della Città della salute e della scienza al numero 011-6332220 è attivo dal lunedì al venerdì dalle 13.30 alle 16.

Mi sono armato di pazienza e ho chiamato. In tre giorni ho fatto esattamente 80 telefonate e tutte le volte il disco preimpostato diceva che gli operatori erano occupati e mi invitava a richiamare più tardi. Ho deciso quindi di provare a prenotare via fax, ma ho dovuto chiedere aiuto a mio nipote perché non sono esperto di vecchie e nuove tecnologie. Ho inviato copia della tessera sanitaria, della richiesta di visita dermatologica fatta dal medico e ho indicato il mio recapito telefonico al numero 011-6335838.

Il giorno successivo sono stato contattato, ma la sorpresa è stata amara: il primo posto disponibile è a luglio 2019, cioè tra dieci mesi.

Come è possibile che la Regione abbia investito 14 milioni per abbattere le liste d’attesa in Piemonte e un uomo come me, anziano e solo, debba attendere quasi un anno per una visita dermatologica?

Ma non solo: 80 telefonate senza riuscire a prenotare una visita sono una follia. Non so usare il computer e nemmeno il fax, quindi sono stato costretto a chiedere aiuto. Mi sono sentito impotente ed emarginato.

E’ questo il servizio offerto ai piemontesi? Far sentire gli anziani ancora più soli? In questa vicenda la mia amarezza è ancora più grande perché, oltre al danno, c’è anche la beffa: un ospedale come l’Oftalmico garantisce le visite in una settimana. Peccato che la Regione abbia scelto di smantellarlo, nonostante il servizio sia di grande qualità.

Mi appello all’assessore alla Sanità, Antonio Saitta: questo sistema è ingiusto e penalizza i cittadini, servono azioni che siano davvero concrete e vadano incontro alle esigenze della popolazione. Non è accettabile fare 80 telefonate e non parlare con nessuno e poi sentirsi dire che l’appuntamento è tra un anno. E’ una vergogna”!

Pier Carlo Perruquet

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Articolo pubblicato il 25/10/2018