CALCIO - All'Olimpico La Juve crolla contro il Parma di Pasquale Marino
L'allenatore del Parma Pasquale Marino

La Befana porta quattro pere parmigiane alla Vecchia Signora

Un grande Parma ed una piccola Juve: questa è l'immagine che sintetizza il match dell'Olimpico, partita a senso unico che ha vissuto la gloria degli ex e l'ennesimo flop di chi, pochi giorni fa, pronosticava di essere in corsa per lo scudetto. 

Oggi Felipe Melo, genio e sregolatezza dell'undici targato Delneri, ha dato una grossa mano agli avversari facendosi espellere e lasciando i compagni nell'inferiorità numerica che si è rivelata determinante per l'esito conclusivo.

L'uscita, poi, di Quagliarella al pronti via ha messo in crisi il reparto d'attacco allestito per l'occasione dal mister bianconero con i resti di una squadra falcidiata dagli infortuni privando la stessa della punta di diamante in grado di dare la svolta alla partita.

 Ma al di là delle recriminazioni e dei rimpianti, la Juve della Befana si ritrova castigata due volte dalla Formica Atomica Giovinco ed un'altra dall'altro ex Palladino con l'argentino Crespo a completare  l'impietoso poker; e pensare che sul 2 a 0 lo juventino Le Grottaglie aveva riacceso le speranze subito vanificate dal rigore trasformato da Crespo, conseguenza di un'entrata ingenua ed irripetibile del centrale Chiellini.

 Il Parma possiamo dire, vista l'ora di gioco, ha fatto un bel boccone di questa Juventus lontana anni luce dalla squadra che avrebbe dovuto impensierire la capolista Milan che anche a Cagliari ha portato via i tre punti.

E la prossima sarà contro il Napoli di Walter Mazzarri reduce dal disastro di San Siro: il ciuccio e la zebra per un delicatissimo match che potrebbe confermare l'alta classifica per i partenopei e la crisi profonda per i bianconeri.

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Articolo pubblicato il 06/01/2011