Cercare di non affossare le imprese in crisi

Nuovo diritto fallimentare

Consentire tempi e spazi per far fronte ai problemi proseguendo l’attività, in linea con le direttive europee. Questa la ratio sottesa alla riforma fallimentare, che il Governo metterà a punto entro metà del prossimo mese e che conterrà una serie di norme che faciliteranno il ricorso, per imprese, a istituti di allerta e composizione assistita della crisi. In attuazione alle delega prevista dalla legge 155/2017, la norma sarà approvata dal Consiglio dei Ministri entro il 14 Novembre.

 

Saranno stabiliti indicatori di crisi che consentano di misurare difficoltà di natura reddituale e patrimoniale in relazione alle dimensioni e alle tipologie di attività. Sarà stabilita una precisa differenziazione fra crisi (situazione che presenta un pericolo di futura insolvenza) e insolvenza vera e propria. Sarà abbandonato invece il termine fallimento, con connotazione eccessivamente negativa, a favore di una terminologia che metta maggiormente l’accento sulla possibilità di superare le crisi.

 

Tra semplificazione e più puntale valutazione, la volontà di consentire fino al limite massimo possibile la salvezza dell'azienda.

 

D.C.

 

(Immagine di copertina tratta da nonsolofisco.net)

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Articolo pubblicato il 12/10/2018