Torino - In Vanchiglia "Cinque chiacchiere da cortile"
Nico Ivaldi

Cinque artisti spiegheranno da dove nasce l'ispirazione

Oggi, sabato 13 ottobre, dalle cinque del pomeriggio in avanti, in via Vanchiglia, entrando nel portone contrassegnato dal numero civico 30 avreste molte sorprese.

Troverete un cortile particolare e bellissimo, che vi farà fare un salto nel tempo di almeno cinquant’anni e forse più. Poi, alzando gli occhi e osservando le tipiche case a ringhiera (quelle abitazioni costruite cento e più anni fa e destinate in seguito ad ospitare gli immigrati dal Sud) vi si aprirà un mondo davanti a voi.

Queste erano le case dei panni stesi su un balcone comune, del cesso collocato in fondo al ballatoio, condiviso fra più famiglie. Erano le case dove avveniva una magica alchimia tra i profumi della cucina, le voci dei bambini che giocavano in cortile, il brusio delle donne che sui ballatoi chiacchieravano, spettegolavano, si raccontavano, l’odore del bucato appena lavato, del caffè la domenica mattina, degli uomini in canottiera nelle sere estive.

All’interno di questo cortile, come da tradizione di un quartiere sempre molto operoso e creativo (l’antico “borgo del fumo”, popolato fin dalla metà dell’Ottocento di opifici, piccole fabbriche e botteghe), ecco spalancarsi un laboratorio artigianale dove cinque artisti faranno conoscere ai visitatori i segreti delle loro creazioni: una designer (Gabriella Carmignani), un poeta (Pino Colosimo), uno scrittore (Nico Ivaldi), un pittore (Antonio Russi) e un inventore (Salvatore Tuttorosa).

Ognuno di questi artisti sarà a disposizione di chiunque sia curioso di sapere dove nasce l’ispirazione, come prende forma un’opera d’arte, quanto lavoro si nasconda dietro ogni creazione e quali siano i trucchi del mestiere.

Sarà un’occasione unica di confronto e d’insegnamento.

Nel corso dell’incontro con gli artisti sarà possibile degustare le specialità delle eccellenze gastronomiche del settore in Borgo Vanchiglia: la gastronomia Desiderio, la pasticceria Accornero, i salumi e i formaggi della Bottega del Gusto e i vini di Vinonesto.

 

CHI SONO I CINQUE ARTISTI

 

Gabriella Carmignani è un artista a tutto tondo. La sua attività principale è quella di “creatrice di avvenimenti”, ma da anni coltiva per passione l’arte della pittura e della fotografia, spesso fondendole in opere che ha esposto a Paratissima e in altre mostre. Studi da figurinista, da alcuni anni crea borse, conosciute col nome di “Solomia”, che hanno la prerogativa di essere confezionate in esemplare unico ispirate dai desideri delle donne, che vogliono portare con sé un oggetto che contenga tutti i propri sogni.

Pino Colosimo è un poeta di origine calabrese e torinese di nascita. La sua poesia, quasi sempre introspettiva e velata di malinconia, coglie profondamente l’attimo del rimpianto per qualcosa di irrimediabilmente perduto, e che oltrepassa la concretezza dell’esistenza. Ma è anche possibilità di non darsi per vinti, di non cedere alla disperazione, quella predisposizione innata nell’uomo di non cedere al timore di non sapersi rialzare dopo essere caduti. Nel 2017, due sue liriche vengono inserite nell’antologia dei poeti viventi calabresi. È imminente la sua prima pubblicazione presso l’editore Rubbettino.

Nico Ivaldi, torinese, da oltre quarant’anni lavora nel mondo del giornalismo e della comunicazione. Ha collaborato con quotidiani e riviste a livello nazionale e condotto programmi televisivi e radiofonici. Ha pubblicato dieci libri, molti dei quali dedicati alla sua città e alle sue tante curiosità.

Antonio Russi, pittore classico figurativo impressionista, è pugliese di nascita, vive e lavora a Torino. Inizia la sua produzione artistica negli anni Settanta da autodidatta. Successivamente frequenta la scuola di pittura di Dino Pasquero e Alfredo Ciocca. I lavori esposti, oli su supporti diversi, sono essenzialmente scorci della Torino contemporanea, luoghi ed edifici simbolici, con una particolare attenzione ai quartieri del centro e al borgo Vanchiglia, dove vive e lavora.

Il laboratorio artistico Firmato Tuttorosa di Salvatore Tuttorosa è nato trent'anni fa come laboratorio di restauro. Oggi, grazie alla mano d'opera specializzata dei vari collaboratori unita a doti artistiche e tecniche di decorazione e invecchiamento, si dedica alla produzione di articoli in perfetta imitazione dell'antico, alla progettazione e alla realizzazione di ambienti, alla creazione di trompe l'oeil, allo studio di soluzioni per l'arredo. Il materiale di base è il legno che, grazie alla fantasia e alle esigenze del cliente può diventare, di volta in volta, mobile o complemento d'arredo.

 

 

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Articolo pubblicato il 12/10/2018