Torino - Al Museo Ettore Fico e in altre sedi regionali una grande mostra

0ltre seicento capolavori del novecento mai espostI in pubblico

Un secolo di grande arte italiana oltre seicento opere provenienti da gallerie d’arte collezioni private, fondazioni bancarie tutta quell’arte nascosta che il grande pubblico non può accedere in quanto custodita privatamente. Tutto questo ora è visitabile al Museo Ettore Fico  con la mostra “100 % ITALIA. CENT’ANNI DI CAPOLAVORI” fino al 10 febbraio 2019 (www.museoettorefico.it).

Il progetto è  ideato  curato da Andrea Busto affiancato da altri sette curatori docenti noti storici dell’arte, critici d’arte da: Luca Beatrice; Lorenzo Canova; Claudio Cerritelli, Marco Meneguzzo, Elena Pontiggia, Giorgio Verzotti e Luigi Sansone, che hanno allestito ogni tematica rappresentata nelle sedi espositive. L’istituzione museale Ettore Fico si è avvalsa della collaborazione per la realizzazione dell’imponente progetto, l’Associazione Nazionale delle Gallerie d’Arte Moderna che raggruppa circa 160 gallerie di tutta Italia; dell’Associazione Fondazioni e Casse di Risparmio Spa che rappresenta circa trenta Casse Risparmio e 88 Fondazioni di origine bancaria, sul territorio nazionale.

La fatica e lo sforzo per l’eccellenza  della mostra 100% ITALIA è stato riconosciuto è premiato con la medaglia donata dal Presidente della Repubblica italiana.

Nella conferenza stampa Andrea Busto (curatore e Direttore del Museo Ettore Fico) ha spiegato che il tutto è un progetto didattico nato due anni fa, con lo scopo di raccontare l’arte dell’Italia non solo attraverso i nomi importanti  del Novecento che vanno da Umberto Boccioni,  Carlo Carrà, Sironi, Balla, De Chirico, ma di raccontare l’arte italiana  anche con lavori meno conosciuti e fare emergere e portare a conoscenza artisti altrettanto importanti che hanno contribuito allo sviluppo dell’arte durante il XX e XXI secolo.

Nel museo Ettore Fico troveremo oltre duecento opere che spaziano dal Novecento all’arte corrente a quella astrale, con capolavori di Felice Carena, Gillo Dorfles, Pinot Gallizio, Lucio Fontana, Emilio Vedova ecc. Le  altre  sedi coinvolte della capitale sabauda,  sono il MEF Outside dove si può osservare la “Pop Art”;  al Mastio della Cittadella: Optical, Minimalismo, Arte Povera, l’Arte Concettuale; Palazzo Faletti di Barolo la “Transavanguardia”- “La Nuova Figurazione”- “L’Internazionalità”le altre esposizioni avvengono al Palazzo Gromo Losa,  al Museo Territorio Biellese di Biella; l’Arca – ex Chiesa di San Marco a Vercelli.

Molte generazioni -  ha continuato il curatore Busto - non conoscono l’arte contemporanea e le sue radici storiche, per questo sì è pensato ad un percorso storico che illustrasse il più possibile i vari passaggio  e avvenimenti documentati dell’arte”.

La mostra è  accompagnata da un strepitoso esauriente  volume  dal peso di oltre quattro chilogrammi”, curato da Andrea  Busto, vengono catalogate  le opere in mostra, ogni visitatore che si accosta alla mostra non potrà lasciarselo sfuggire in quanto, a manifestazione conclusa sarà l’unico documento di riferimento  e di consulto di quanto esposto.

100% Italia, dunque  propone al pubblico un progetto a più livelli. Il primo è lineare e cronologico dove le opere si susseguono, anno dopo anno, in una sequenza senza soluzione di continuità. Il secondo è quello dei movimenti che maggiormente hanno influenzato il nostro gusto e le estetiche mondiali. Infine, il terzo è un progetto didattico e divulgativo per chi volesse approfondire in modo unitario percorsi e storie legate all’arte italiana. Ogni sezione è illustrata attraverso saggi che prendono in esame i maggiori movimenti diventando uno strumento fondamentale per la comprensione della nostra storia, del nostro passato e del nostro futuro.

Il percorso espositivo prende inizio dal 1915 l’anno in cui l’Italia entra ufficialmente nel primo grande conflitto mondiale, quella guerra globalizzata in cui le superpotenze si fronteggiano e si scontrano violentemente. Il 12 marzo 2001 vengono distrutte le grandi statue dei Buddha di Bamiyan dai talebani. Il 25 febbraio 2015 i jiadisti bombardano Ninive  e distruggono i reperti archeologici del museo di Mosul, lo stesso anno devastano il sito archeologico di Palmira e ammazzano Khaled Assad , archeologo e studioso da oltre cinquant’anni della città siriana.

100% ITALIA, è un grande viaggio segnato da tre grandi guerre, che hanno mutato il mondo , ma è soprattutto un resoconto accurato della creatività e della genialità italiana dello stato dell’arte. Gli artisti italiani hanno saputo, come nessuno altro, entrare in contatto con movimenti internazionali e istanze non provinciali, hanno saputo rielaborare la nostra cultura attraverso altre culture, restando permeabili e nello stesso tempo autonomi.

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 22/09/2018