Firenze - Pochi giorni ancora per visitare a Palazzo Pitti l’eleganza delle auto

Rarissime fotografie dell’Archivio Locchi raccontano il fascino della velocità automobilistica

Le sale del Palazzo Pitti di Firenze ospitano fino al 16 settembre una singolare esposizione: “THE ELEGANGE OF SPEED”  composta da novanta  rarissime fotografie dal 1934 al 1965 provenienti dall’archivio Foto Locchi  (un patrimonio culturale di valore inestimabile tutelato dal MIBACT che è composto di oltre cinque milioni di immagini, di cui ventimila  riferite al mondo automobilistico).

La mostra articolata in tre sezioni, nasce per volontà del Direttore della Galleria degli Uffizi Eike D. Schmidt, e dalla casa Editrice Gruppo Editoriale, è  diretta da Alessandro Griffo, curata da Alessandro Bruni, Erica Chilardi e Matteo Parigi Bini.

Ogni scatto sfoggia l’eleganza e  bellezza, quindi non poteva che essere corredata da una elegante monografia (versione italiano e inglese) edita dal Gruppo Editoriale dove sono riprodotti tutti i 90 scatti dell’archivio Locchi  e dei testi inediti curati da Alessandro Bruni e Piero Campani con l’introduzione di Eike Schmidt.

La prima sezione è dedicata interamente alle corse che attraversano le dolci curve del paesaggio toscano, e che nel passato hanno segnato la storia dell’agonismo automobilistico. Infatti nasce appunto in Toscana una rete di competizioni famose: dal circuito del Mugello, al Circuito delle Cascine, la competizione Firenze – Fiesole, il Circuito di Firenze, la Coppa della Consuma, gare che accendono la passione per la velocità e per l’abilità dei piloti.

Nel 1863   a Firenze venne brevettato il primo motore a scoppio ideato da Barsanti e Matteucci. Nel saggio introduttivo  del catalogo  che accompagna il progetto espositivo il Direttore della Galleria degli Uffizi Eike D. Schmidt scrive:”Questa mostra di foto splendide suscita più di una riflessione, che travalicando l’apprezzamento dell’automobile in termini di tecnica aerodinamica, struttura, rievoca un periodo di grandi mutazioni nel tessuto cittadino e nella storia di Firenze”,  proprio nel 1894 per le strade della città Toscana circolava la seconda automobile d’Italia, nel 1901 transitava il primo Giro d’Italia Automobilistico.

Il rettilineo della Firenze Mare nel 1935 divenne teatro privilegiato di record mondiali durante leggendarie gare di velocità, in quell’anno Tazio Nuvolari, su un Alfa Romeo bimotore preparata da Enzo Ferrari, stabilisce il record mondiale, alla strepitosa velocità di 323,175 Km/h, battendo il record che pochi mesi prima Hans Stuck assistito dai futuri tecnici dell’AUDI  aveva stabilito superando i 300 Km/h con un autovettura Typ B (ribattezzata poi  Typ Lucca).

Nella seconda sezione sono presentati  pregiati cimeli dai caschi alle tute  indossati dai piloti ad curioso bolide in miniatura realizzato da Ferrari che preparò per il figlio Piero nelle officine di Maranello. Il percorso presenta poi  rarissime  foto dei piloti: dal raffinato Giannino Marzotto – che saliva in auto in camicia, doppiopetto e cravatta, il Principe Bira (Birabongse Bhanudej) membro della famiglia reale Thailandese, che per mezzo secolo è stato il pilota asiatico ad aver ottenuto il migliore piazzamento nella classifica di Formula Uno, inoltre partecipò a quattro Olimpiadi come velista.

L’aristocratico Felice Trossi che correva con auto e yacht senza mai perdere la sua “estrosa e scanzonata disinvoltura”, lo scaramantico   Alberto Ascari che se ne andò il giorno in cui aveva lasciato a casa il casco che indossava sempre. La sezione racconta la storia di questi piloti e di tanti altri, come quella della nobil-donna contessa Maria Teresa de Filippis detta “Pilotino”, che nel 1958 corse quattro gran premi di Formula Uno compresi quelli di Monaco e d’Italia.

L’anno dopo, la contessa  abbandonò il mondo delle corse  in quanto il collega Behra  che l’aveva sostituita morì in gara. Una storia del tutto particolare di quel Novecento fatto di veloci cambiamenti sia nei costumi, i luoghi, i volti degli appassionati, le mode. Scrive Alessandro Bruni:”Raccontare le storie dei piloti significa anche narrare la storia d’Italia. Raccontare le vite dei pionieri del volante  significa anche camminare lungo il sottile confine che divide la storia dalla leggenda, la cronaca dal mito, la realtà dal romanzo”.

La terza sezione tratta la moda, con quelli della carrozzeria delle auto, abbinando il tutto ai concorsi di bellezza, che segneranno  un momento particolare per il mondo delle quattro ruote destinate al mercato d’èlite. Occasione di sfoggio d’eleganza in un primo momento, ma ben  presto divenne poi una modalità di presentazione  del prodotto-auto. Nel 1948 nel Giardino di Boboli del Palazzo Pitti ebbe luogo il primo Concorso d’Eleganza per Automobili.

L’accesso alla mostra si ha con il biglietto del Palazzo Pitti. Orari da martedì a domenica 8,15-18,30.

 

 

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Articolo pubblicato il 08/09/2018