8 settembre 2018: 312° Anniversario dell’assedio di Torino del 1706

Comunicato Stampa-Invito dell’evento

Civico20News ospita il Comunicato Stampa-Invito, relativo alla rievocazione storica del 312° Anniversario dell’assedio di Torino del 1706, dell’Associazione Amici Pietro Micca-Museo Civico Pietro Micca (Direttore: Gen. Franco Cravarezza) al fine di contribuire alla diffusione dell’ informazione.

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COMUNICATO STAMPA

312° Anniversario dell’assedio di Torino del 1706

Sabato 8 settembre 2018 – Rievocazione storica

 

Sabato 8 settembre, dopo il ricordo mattutino per l’Armistizio del 1943, nel pomeriggio Torino fa un altro salto indietro nella sua storia al 1706, per rievocare l’euforia di un diverso grave pericolo scampato: dopo 117 giorni di assedio francese, la vittoria arrideva il 7 settembre alla città ed al suo duca, Vittorio Amedeo II, soccorso dall’armata alleata del cugino Eugenio di Savoia come ad esaudire le preghiere collettive alla Vergine Consolata appena proclamata, per voto cittadino, patrona di Torino.

L'assedio di Torino da parte dei francesi nel 1706 fu uno dei più importanti episodi della Guerra di Successione Spagnola (1701-1713) che in quell’anno vide una delle battaglie determinanti proprio in Piemonte. Torino resistette da metà maggio ai primi di settembre agli incessanti bombardamenti ed ai furiosi attacchi francesi, grazie al sacrificio dei suoi abitanti, al valore dei soldati che la difendevano e, soprattutto, all'imponente cinta muraria e alle fortificazioni della moderna Cittadella a nord-ovest verso la pianura, contornate da fossati e complesse strutture difensive, compresa una estesa rete di gallerie sotterranee di oltre venti chilometri che si protendevano sotto il campo di battaglia a sette e quattordici metri di profondità.

Sarebbe difficile riconoscere oggi quella piccola Torino dell’inizio ‘700, di circa 40.000 abitanti, circondata dalle sue mura come una piccola macchia nella pianura, punto di convergenza del cammino di Francia e di Milano e di vari altri. Irta di torri e di campanili, la capitale del ducato di Savoia era già molto rinomata all’epoca per la sua bellezza ed eleganza ma anche per le sue possenti opere di difesa che ne facevano una delle più moderne piazzeforti d’Italia e d’Europa.

Lo sviluppo urbanistico del XIX secolo ha cancellato quasi completamente le fortificazioni esterne ma la città sotterranea continua ad esistere nella sua pressoché intatta rete delle gallerie cui si accede dal Museo Pietro Micca di via Guicciardini, 7/A, aperto tutti i giorni della settimana escluso il lunedì, dopo che giusti 60 anni fa, il 1° ottobre 1958, il generale Guido Amoretti aveva scoperto la vera scala di Pietro Micca, il minatore biellese, che nella notte tra il 28 e il 29 agosto cadde eroicamente per fermare un insidioso colpo di mano francese nelle gallerie di contromina della Cittadella, già compromessa dai violenti assalti dei giorni precedenti.

Il patrimonio storico sotterraneo della città diventa sempre più fruibile e interessante con nuove scoperte e con la recente apertura al pubblico del Rivellino degli invalidi di corso Galileo Ferraris con ingresso al numero 14, l’unica fortificazione di superficie riportata alla luce e aperta tutte le domeniche dalle 15 alle 18, con visite guidate e gratuite.

Un percorso di storia sempre disponibile nel centro cittadino al quale contribuisce fattivamente l’Associazione Amici del Museo Pietro Micca, che festeggia quest’anno i 50 anni di vita e che concorre alla visita delle gallerie con il suo Gruppo Guide e alla rievocazione di sabato 8 settembre con il suo speciale Gruppo Storico Pietro Micca della Città di Torino, nato 44 anni fa per ricostruire storicamente e fedelmente la realtà, le uniformi, le armi, gli equipaggiamenti e i vessilli di alcuni Corpi militari del Ducato di Savoia, distintisi nella difesa della Città durante l’assedio francese del maggio - settembre 1706. Nella particolare rievocazione il Gruppo Storico Pietro Micca è integrato dai Dragoni Rossi di Sua Altezza Reale appartenenti al gruppo storico Marsaglia 1693 di Rivoli e dai fanti del reggimento Saluzzo della Associazione storico culturale La Cerchia di Castelmagno.

La manifestazione, organizzata dal Comune di Torino con i Museo Pietro Micca e l’omonima Associazione Amici, inizia alle 15,30 proprio sopra la scala di Pietro Micca dove alla presenza dei gonfaloni cittadini e di Sagliano Micca e dei rappresentanti istituzionali ci sarà il primo momento in onore dei soldati francesi e piemontesi caduti nell’assedio, dei quali Pietro Micca è diventato il simbolo nazionale di dovere fino alla morte.

A seguire, al suono dei tamburi di battaglia, si potrà partecipare alla sfilata storica e alle manifestazioni nei luoghi simbolici della tradizione.

Alle 16,00, nei giardini del Mastio della Cittadella, unica testimonianza esterna visibile dell’antica fortificazione, gli onori al Monumento di Pietro Micca lì collocato dal Comune nel 1864, cui seguiranno esercizi militari con comandi in antica lingua francese in uso ufficiale all’epoca, il caricamento dei fucili a pietra focaia, la scarica di fucileria e una salva del cannone da battaglia da tre libbre di palla, che gli artiglieri del gruppo storico hanno trainato fin lì a mano.

La sfilata proseguirà per raggiungere alle 16,40 il sagrato del Santuario della Consolata, dove si ricorderà il determinante ruolo della devozione religiosa durante l’assedio e il Rettore del Sacrario impartirà la tradizionale benedizione alle bandiere storiche.

Alle 17,30, la sfilata raggiungerà piazza Palazzo di Città, per la simbolica cerimonia ufficiale conclusiva alla presenza della Sindaca Chiara Appendino e delle altre autorità istituzionali, con la presentazione dei gruppi storici, gli onori al Gonfaloni, gli interventi istituzionali, l’omaggio al monumento di Eugenio di Savoia e l’ultima salva di fucileria da parte del Gruppo Storico, che poi sfilerà per via Garibaldi ritornando al Museo Pietro Micca.

Un pomeriggio di festa cittadina coinvolgente e sul filo della storia che valse al ducato l’elevazione a regno, di Sicilia prima e di Sardegna poi, per affermarsi, come una piccola potenza decisiva per le sorti future dell’Italia.

 

Per informazioni tel. 011546317

Per approfondimenti tel. 3356459938 e direttore@museopietromicca.it

Siti www.museopietromicca.it e www.associazione-amici-pietro-micca-1706.it

 

IL DIRETTORE DEL MUSEO PIETRO MICCA

Gen. Franco Cravarezza

Immagine di copertina da Google–Cultural Way

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Articolo pubblicato il 06/09/2018