Moncalieri (TO). La Collezione archeologica del Real Collegio riapre i battenti

Riprendono le visite gratuite, organizzate dal Gruppo Archeologico Torinese

Palazzo Mombello, edificio attiguo al Real Collegio Carlo Alberto di Moncalieri, Sabato 8 Settembre riaprirà finalmente le sue porte, con l’intento di accogliere quanti desiderosi di scoprire – o di riscoprire… – alcuni dei reperti appartenenti alla fastosa Collezione archeologica che il Collegio giustappunto enumera.

Come sempre, saranno i volontari del G.A.T. (Gruppo Archeologico Torinese) a guidare i visitatori lungo i sentieri del tempo, narrando loro di Costumi e Civiltà. Col viatico di oggetti che, fino al 1998 (quando cioè l’istituzione scolastica cessò l’attività di insegnamento) funsero da materiale di studio per generazioni e generazioni di Studenti. Alcuni dei quali, magari, ricordano ancora con riconoscente nostalgia gli eruditi e ampi spazi della Scuola, premessa per l’apertura mentale e il successo che ha poi caratterizzato il loro successivo percorso professionale.

Gli interessati potranno altresì beneficiare delle spiegazioni degli Archeologi, i quali commenteranno con dovizia le varie tappe della visita, prevista nella fascia oraria dalle 10:00 alle 12:00, con ritrovo presso Via Real Collegio 28.

Si raccomanda la prenotazione, contattando l’indirizzo e-mail segreteria@archeogat.it oppure il recapito telefonico 388 – 800.40.94.

Nella nuova stagione i preziosi reperti – anch’essi di proprietà dei Padri Barnabiti che ancora oggi presidiano l’edificio – saranno come sempre visitabili ogni secondo Sabato del mese. Almeno fino a quando l’Ordine, in difetto di organico, continuerà a consentire l’accesso da parte del Pubblico.

Già in diverse occasioni dalle colonne di Civico 20 News si è caldeggiata la necessità di porre tutti, coralmente, l’accento sullo straordinario patrimonio che il Real Collegio cela. Di questo, solo una minima frazione è a oggi visibile: la punta di un iceberg, innestato negli abissi di un oceano di Sapere, che ha il colore perso e stantio di corridoi polverosi e abbandonati.

L’impegno e la tenacia del G.A.T., confortati dal costante seguito di Pubblico, servano da monito. È ormai tempo che Privati e Amministrazioni si adoperino nell’ottica di tutelare e promuovere un gioiello del nostro territorio.

Perché, seppur sotto altre forme, all’interno dello storico edificio torni finalmente a suonare la campanella!

 

(Immagini fornite dal Gruppo Archeologico Torinese)

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Articolo pubblicato il 07/09/2018