Sulla nave nave Diciotti si sono manifestati alcuni casi di scabbia: In cosa consiste tale patologia e come si manifesta

La recente cronaca della permanenza di profughi a bordo della nave Diciotti ha evidenziato, secondo quanto affermato dal procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio nell'intervista rilasciata al Corriere della Sera, la presenza di casi di scabbia, una malattia altamente contagiosa quando ci si trova in condizioni di stretta contiguità, in ambienti in cui non sia possibile mantenere condizioni igieniche adeguate. Non si tratta di una infezione, ma di una infestazione della pelle, causata da un parassita, un acaro conosciuto come Sarcoptes scabiei. Se non si viene trattati con gli opportuni farmaci, questi microscopici acari possono vivere nella cute per mesi. In un primo tempo si riproducono sulla superficie della cute, e poi vi si insinuano, deponendo le uova; questa condiziona provoca un fastidioso prurito, cui si associa un notevole arrossamento cutaneo.

La trasmissione dell'acaro della scabbia può avvenire per via diretta o indiretta: nel primo caso il contatto prolungato con un individuo, già infetto da scabbia, può causare la trasmissione diretta di acari femminili fecondati.  Tanto più grande è il numero di parassiti che un individuo ospita, tanto più saranno elevate  le probabilità che questi possa  trasmettere il parassita.

Nel caso di trasmissione indiretta, questa avverrà tramite materiale infetto, condizione questa che sovente viene a verificarsi tra familiari o tra partner sessuali. La trasmissione del  Sarcoptes scabiei avviene assai rapidamente  nelle  condizioni in cui vi sia un notevole affollamento, condizione che facilita l'intimo contatto cutaneo tra un gran numero di persone. Gli ospedali, le strutture per l'infanzia e le scuole,  sono luoghi in cui, in assenza delle opportune precauzioni, possono venire a crearsi le condizioni ottimali per la diffusione della scabbia.

Le persone anziane, i malati con patologie mentali e le persone  con un sistema immunitario indebolito, in particolare i pazienti HIV / AIDS,  corrono un maggior rischio di contrarre l'infezione, a causa delle scarse difese che riescono ad opporre di fronte alla notevole velocità di riproduzione del parassita. La trasmissione inoltre può anche avvenire attraverso capi di abbigliamento o lenzuola  in cui sia presente l'acaro.

Gli acari della scabbia, al di fuori del corpo umano hanno vita breve; non vivono infatti più di 2-3 giorni, di conseguenza  il contagio attraverso oggetti utilizzati da un soggetto infettato è assai improbabile.Una volta contratta l'infezione, la femmina scava delle minuscole gallerie subito al di sotto della superficie cutanea, lunghe da 5 ai 15 mm, creando microscopiche cavità in cui depone le uova che si dischiuderanno dopo pochi giorni, liberando le larve. I siti in cui più comunemente si localizza la scabbia sono essenzialmente i polsi, i cavi ascellari, i gomiti. Frequenti sono anche le localizzazioni attorno ai capezzoli, al pene, alle natiche e nelle pliche interdigitali, sia delle mani che dei piedi. Negli individui che presentano le difese immunitarie più compromesse sarà anche facilmente localizzata al capo, al viso ed al collo.

L'infestazione si presenta fra le due o sei settimane dal contagio iniziale; una eventuale ricaduta, può provocare la sintomatologia entro 48 ore. Il segno distintivo della affezione è il prurito, indipendentemente dall'età. Se i pazienti riferiscono la comparsa di sensazione di prurito in diversi membri della famiglia nello stesso periodo, si deve sospettare la presenza di infezione da acaro della scabbia; tuttavia, anche la mancanza di questo dato fra i membri della stessa famiglia, non deve portare ad escludere l’infezione che, se non trattata, può manifestarsi per molti mesi con il suo corteo di fastidiosi sintomi. Il prurito rappresenta una sorta di reazione allergica causata dal sistema immunitario della persona colpita che viene ad essere attaccata da un agente estraneo. L'eruzione sulla pelle può manifestarsi sotto forma di bolle, vescicole o protuberanze sotto cutanee, simili a foruncoli. Alcune persone possono sviluppare un'altra forma di scabbia, nota come scabbia norvegese o scabbia incrostata. Si tratta di una forma più grave ed estremamente contagioso di scabbia. Le persone con scabbia incrostata possono sviluppare croste cutanee più spesse che possono contenere migliaia di acari e uova.

Quest’ultima forma di solito si sviluppa nelle persone con un sistema immunitario compromesso, come pazienti con AIDS, o anche soggetti  che fanno uso di steroidi o alcuni farmaci per l'artrite reumatoide o ancora pazienti che si sottopongono a chemioterapia. Gli acari della scabbia, in questi casi, possono avere la meglio sulle difese opposte dal sistema immunitario moltiplicarsi più facilmente e a un ritmo più veloce. La diffusione di questa forma avviene allo stesso modo della normale scabbia.

Sebbene la scabbia possa essere fastidiosa, l'infestazione può di solito essere trattata in modo efficace. Il trattamento consiste in farmaci in grado di uccidere gli acari della scabbia e distruggere le loro uova. Dal momento che la scabbia è così contagiosa, dagli specialisti viene raccomandato un trattamento per l’ intero gruppo di persone entrato in stretto contatto con una persona che ha contratto l’infezione.

Dopo l'esposizione iniziale alla scabbia, possono essere necessarie fino a sei settimane per la comparsa dei sintomi; questi di solito si sviluppano più rapidamente nelle persone che hanno già avuto la scabbia in precedenza e includono un'eruzione cutanea più accentuata nei confronti di contrae la malattia per la prima volta. Maggiore e più fastidioso è il prurito,  che peggiora di notte. Una lesione sovrapposta nell'area infetta,anche un semplice graffio può creare piaghe che si infettano. Se ciò si verifica, può essere raccomandato un ulteriore trattamento con antibiotici per l'infezione della pelle.

La malattia può colpire chiunque, anche in ambienti puliti e per evitare la sua progressione verso infezioni sovrapposte, è necessario non esitare a contattare un dermatologo nel più breve tempo possibile poichè, come detto, è molto contagiosa.  Se si ha il sospetto di essere venuti a contatto con casi di scabbia  sarà necessario lavare la biancheria : lenzuola, vestiti e asciugamani capi di biancheria con cui si viene più comunemente a contatto,utilizzando acqua bollente e asciugare il tutto a temperatura elevata. Gli acari possono sopravvivere per circa tre o quattro giorni, in  assenza gli esseri umani da colonizzare, per cui, se non si può utilizzare la lavatrice, sarà necessario tenere la biancheria  accuratamente sigillata in un sacchetto di plastica per almeno una settimana.Non sarà invece necessario eseguire alcun trattamento sugli animali domestici; l'acaro non può sopravvivere negli animali, quindi i nostri amici a quattro zampe, che condividono i nostri spazi, non necessiteranno di alcun tipo di cure.

 

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illustrazioni:http://www.treccani.it/enciclopedia/scabbia_%28Dizionario-di-Medicina%29/

http://www.dickinsonisd.org/page/hs.scabies

https://www.fotosearch.com/stampa/UNN013/u83168129/

https://savvydispatches.com/home/2017/12/8/travel-ailments-how-to-deal-with-scabies

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Articolo pubblicato il 06/09/2018