Torino: “vandali-teppisti” devastano gli arredi della spiaggia del Meisino

Il lavoro dei volontari sfregiato dal vandalismo

Il giorno 31 Agosto 2018 la “spiaggia del Meisino” a Torino è stata visitata da vandali-teppisti, che hanno potuto sfogare la loro follia delinquenziale e devastatrice sull’arredo che il gruppo dei “volontari” da tempo aveva attrezzato e reso fruibile ai frequentatori di questo angolo del parco omonimo.

Sedie, panche, sdrai, tavoli, ombrelloni, strumenti di lavoro (zappe, rastrelli, pale, martelli, ecc.), la stessa gradinata di accesso con i mancorrenti in legno, piante ornamentali, tutto distrutto, fatto a pezzi e spregiativamente distribuito nell’area circostante utilizzata dall’utenza.

Colpisce un fatto particolare e scellerato, quasi un messaggio ”camorristico-mafioso” intimidatorio: la stessa area è stata tappezzata da rifiuti e da profilattici, al fine di rendere impraticabile e infetta l’area in oggetto.

Questi rifiuti, da un’attenta osservazione, provengono presumibilmente da una zona distante dall’area vandalizzata e caratterizzata dalla presenza di prostitute.

In sintesi uno spettacolo indecente, offensivo e lesivo in modo particolare nei confronti di quei cittadini che, per condizioni economiche critiche, trovavano un’alternativa in questa offerta di svago a costo zero.

Non vogliamo entrare in merito e tantomeno sforzarci di capire le motivazioni patologiche che caratterizzano questa “categoria” di “disturbati mentali”, in quanto questo aspetto è di competenza e pertinenza della psichiatria.

Tuttavia resta da prendere in considerazione l’aspetto “teppistico-delinquenziale” che si riflette pesantemente sull’utenza per quanto riguarda la sicurezza dei cittadini e su cui non si può e non si deve far calare un silenzio di rassegnazione che si configurerebbe come una tacita connivenza a questo inaccettabile stato di cose.

Che cosa sta succedendo nei parchi cittadini e in quelli della periferia?

La cronaca di questi ultimi mesi ha evidenziato un crescendo di atti criminosi e teppistico-vandalici, da far emergere chiaramente che tale fenomeno è in forte crescita e la conferma che questo è difficile da prevenire e contrastare.

In ogni caso è scontato che se ci fosse un’adeguata e costante presenza della Polizia Municipale e delle Forze dell’Ordine, questo fenomeno potrebbe essere contenuto e forse anche sradicato.

Stessa domanda è da rivolgere alla “politica e alle istituzioni” a tutti i livelli, iniziando dalla Circoscrizione di competenza che brilla per assenza e disinteresse, ingenerando nell’ opinione pubblica la convinzione dell’abbandono e dell’inutilità di questa istituzione, vista come contenitore di burocrazia inconcludente, se non parassitaria.

L’esasperazione e la rabbia dei cittadini, per queste continue e gratuite vessazioni, è chiaramente palpabile e non c’è poi da stupirsi se nascono proposte spontanee di autodifesa organizzata.

Se le “Istituzioni” di competenza intendono dimostrare che esistono, non solamente sulla carta, battano un colpo che abbia effetti concreti… sarebbe ora.

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Articolo pubblicato il 04/09/2018