Cultura e saper fare

Ricercati i lavori manuali e artigiani. Ripensare l'orientamento scolastico e promuovere gli Istituti professionali

Spesso da queste colonne è stato sottolineato come l’avanzamento tecnologico stia comportando un’apertura di nuovi ambiti lavorativi legati all’informatica e come di conseguenza questi si trovino spesso in cima alle classifiche delle competenze più ricercate dalle aziende.

 

Tant’è che "i lavori basati sul saper fare con le mani saranno tra le professioni più ricercate del prossimo decennio al pari delle professionalità legate allo sviluppo delle nuove tecnologie, agli informatici e agli ingegneri. Specializzazione e capacità tecnologiche saranno quello si cui dovranno puntare gli artigiani 4.0 di domani” spiega Paolo Ferrario, Presidente e Amministratore Delegato dell’agenzia per il lavoro e-work.

 

In Italia infatti mancano artigiani. Nello specifico si registra una carenza di elettricisti, idraulici, cablatori, manutentori e periti elettronici ed elettrotecnici. Ma anche di falegnami, installatori di infissi, panettieri, pasticceri, sarti, parrucchieri e cuochi.

 

"Per molti giovani i mestieri artigiani non sono professioni ambite perchè c'è un atteggiamento culturale radicato, e sbagliato, che collega i lavori ad alta manualità a un disvalore”, anche se sotto il profilo economico una valenza c’è dal momento che le retribuzioni per questi professionisti possono essere comprese tra i 25mila e i 40mila euro lordi all’anno.

 

Alla luce di questa forbice che comprende tecnologia e manualità, sembra opportuno rilevare come possa esservi il bisogno di rivedere il sistema dell’orientamento scolastico. E più in generale adottare misure, in primis culturali, che vadano a spezzare il “circolo vizioso” che vede gli istituti professionali delegati nel senso comune a “terra di nessuno” per coloro i quali “non hanno voglia di studiare”.

 

La suggestione che ci sentiamo di lanciare è che non per forza il migliore della classe in una terza media debba poi trasferirsi in un liceo, magari potrebbe scegliere un istituto tecnico o professionale.

 

L.V.C.

(Immagine di copertina tratta da ScuolaZoo)

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Articolo pubblicato il 24/08/2018