Torino. Chiamparino: “Sulla TAV il Governo gioca contro il Piemonte. Serve un moto d’orgoglio”

Sono a rischio 4 mila posti di lavoro, oltre alla sopravvivenza della Regione

Alle frasi ambigue pronunciate nelle ultime settimane da Di Maio e Toninelli sull’utilità della TAV e sulla verifica del rapporto costi/utilità, è seguita la presa di posizione perentoria del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro Toninelli sul blocco dell’avanzamento lavori per la costruzione della linea ferroviaria Torino-Lione.

Non s’è fatta attendere la presa di posizione del Presidente della Giunta Regionale Sergio Chiamparino, il quale ha rilasciato una lunga dichiarazione che riportiamo: “In attesa che il Ministro Danilo Toninelli e il Premier Giuseppe Conte si chiariscano le idee sull’analisi costi-benefici della Torino-Lyon, e che magari decidano di ascoltare anche le opinioni di qualcuno che non appartenga alla loro tribù, convocherò entro il mese di Settembre un incontro di tutte le rappresentanze economiche, sociali, istituzionali e politiche per far risuonare chiare e forti le voci della società piemontese a favore dell’opera. È indispensabile un moto d’orgoglio che impedisca che la nostra Regione venga messa ai margini di tutte le relazioni economiche, nazionali e internazionali".

"Mi permetto anche di dire ai colleghi e amici Giovanni Toti e Attilio Fontana che, se si dovesse mai davvero bloccare il collegamento Torino-Lyon, anche le altre grandi opere, a cominciare dal Terzo Valico, sarebbero da rivedere, perchè verrebbe meno la forza della piattaforma logistica del Nord-Ovest. Chiedo dunque anche a loro un pronunciamento netto".

"Nel frattempo sto sviluppando i rapporti con le autorità francesi per consolidare le relazioni economiche con tutta quella parte d’Europa che al Governo sembra interessare poco".

"Mi auguro che, sulla scorta di quanto dichiarato da Matteo Salvini, i leghisti - che nel loro programma elettorale avevano il completamento del TAV - insorgano per bloccare questa deriva anti-piemontese e contraria agli interessi del Nord-Ovest e dell’intero Paese”.

Sono seguite le prese di posizione delle associazioni degli Industriali, e di altre organizzazioni imprenditoriali che Lunedì diffonderanno un programma di mobilitazione.

Tatticismi di Lega e Forza Italia, mentre una delegazione di alcune organizzazioni della Società Civile capeggiata da Mino Giachino ha consegnato una nota di presa di posizione favorevole alla TAV al Prefetto Saccone.

A livello nazionale, il Segretario del PD Maurizio Martina prende posizione “Due miliardi di euro di penali, il blocco di finanziamenti europei, 4 mila posti di lavoro a rischio. La follia del Governo di bloccare la Torino-Lione la pagherà un Paese intero”.  Non si è fatta attendere la replica del Ministro degli Interni Matteo Salvini, che ha dichiarato: “Sulla Tav occorre andare avanti e non indietro. L’opera serve e se per caso da un’analisi attualizzata del 2018 non serve, costa di più bloccarla che non proseguirla? Questo è il ragionamento che varrà su tutto, analisi costi-benefici, la Tav, la Tap, la Pedemontana, Terzo Valico... Questo c’è scritto e questo faremo. C’è l’analisi costi-benefici - ha aggiunto Salvini - non è che faccio pagare agli italiani miliardi. La polizia - ha aggiunto - continuerà ad arrestare chi lancia sassi contro i lavoratori”.

Quando giungerà il momento della decisione finale? Gli imprenditori propensi ad investire in Piemonte stanno attendendo, ma fino a quando?

 

(Immagine di apertura tratta da it.wikipedia.org)

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Articolo pubblicato il 28/07/2018